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C'è tanto Abruzzo nell'oro di Gimbo Tamberi

L'azzurro è legato alla nostra regione

02.08.2021 09:02

Un giorno così lo ha sempre sognato. Adesso è realtà. Gianmarco Tamberi, per tutti “Gimbo”, ha vinto la medaglia più nobile nel salto in alto ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 ex aequo con Mutaz Barshim ed anche in Abruzzo è scattata la festa. Gimbo qui è di casa per i trascorsi con l'Atletica Vomano e per le tante amicizie che nel corso degli anni ha coltivato. Lo scorso anno ha conquistato il Titolo Italiano di salto in alto con l’Atletica Vomano (il numero 44 in totale per la società abruzzese) prima di passare all'Atletica San Vendemiano di Treviso (ora è nelle Fiamme Oro Padova) e papà Marco, in lacrime sulle spalti di Tokyo dopo la grandissima prestazione del figlio, è tra i tecnici della storica squadra abruzzese di Morro D’Oro, cittadina dove a fine febbraio è sorto anche un Fan Club del nuovo campione olimpico.

 La medaglia d'oro di Tamberi è un obiettivo nato 5 anni fa: nel 2016 Gimbo aveva dovuto rinunciare ai Giochi di Rio per un infortunio, il 1 agosto 2021 è arrivato il riscatto. Meritato. Sudato. Eccezionale L'azzurro è riuscito a saltare 2.37 (senza errori) come Barshim, poi entrambi hanno sbagliato a 2.39 e deciso di non andare allo spareggio, eventualità contemplata dal regolamento. A bordo pista, come un amuleto magico, Gimbo aveva piazzato il gesso dell'infortunio che lo estromise da Rio 2016, dove campeggia ancora la scritta “Road to Tokyo 2020”, col 2020 cancellato per far spazio al “2021”, l'anno che non dimenticherà mai. Ieri l'immensa soddisfazione dell'oro, a gennaio aveva dovuto lasciare l'Atletica Vomano, sua iniziale società civile di provenienza, perchè la Regione Abruzzo aveva suo malgrado dovuto rinunciare a realizzare il progetto di marketing territoriale “L’Abruzzo torna a Volare con Tamberi” per destinare le risorse principalmente all’emergenza sanitaria. Prima, tanti sacrifici ma anche moltissimi successi., ad esempio nel 2018 a Pescara quando trionfò ai Campionati Italiani Assoluti con un 2.30 da urlo, che ora impallidisce davanti alla performance in Giappone. 

"Non ci posso credere, sono passato attraverso difficoltà infinite ma ce l'ho fatta: ho vinto l'Olimpiade, non dormirò mai più”, le prime parole di Gimbo da Tokyo alla Rai. “Io e Barshim siamo passati attraverso lo stesso infortunio, solo con lui avrei condiviso la medaglia. Lui se lo meritava, io penso di aver realizzato un sogno, ho scritto un pezzo di storia e non vedo l'ora di raccontarlo ai miei figli quando li avrò". E racconterà anche dell'abbraccio con Jacobs, l'altro oro italiano di ieri. 

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