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Ciccone punta a un grande 2021: ecco i programmi dello scalatore abruzzese

Giro, Tour e Olimpiade gli obiettivi

15.01.2021 00:29

Giro d'Italia, Olimpiadi e Vuelta di Spagna nel 2021 di Giulio Ciccone. La Trek-Segafredo, team del campione teatino, ha ufficializzato i programmi per la nuova stagione agonistica che per lo scalatore abruzzese prevedono il ruolo di luogotenente, insieme a Bauke Mollema, di Vincenzo Nibali sulle strade italiane dall'8 al 30 maggio e quello di capitano, con ambizioni di vittoria finale, su quelle spagnole dal 14 agosto al 5 settembre.

Dopo un 2020 difficile, aperto con la vittoria del Trofeo Laigueglia ma fortemente condizionato dalla positività al Coronavirus, il talento di Brecciarola è pronto per tornare grande protagonista e, dopo essersi sottoposto ad un'operazione di rinoplastica a fine stagione per poter respirare meglio, inizierà a correre alla Valenciana e poi all’Argarve. La Tirreno-Adriatico sarà il primo, grande test per saggiare la condizione in vista della Milano-Sanremo che correrà in preparazione del Giro, ma salterà le gare delle Ardenne per lavorare in altura. Da programma, Ciccone dovrebbe a breve tornare a Montecarlo ma sta valutando se rimanere in Spagna fino alla Valenciana per ottimizzare il lavoro. Non avendo la classifica generale come priorità, alla corsa rosa Giulio dovrà supportare Nibali e potrà andare a caccia di tappe, magari per replicare anche la vittoria nella classifica scalatori del 2018, mentre in terra iberica per la prima volta correrà una grande corsa a tappe con l'obiettivo di salire sul podio.

Ma non finisce qui: niente Tour de France, ma prima della Vuelta nel mirino avrà il grande traguardo rappresentato dall'Olimpiade di Tokyo. “I Giochi restano un mio obiettivo”, ha sempre detto Giulio: d'altro canto le caratteristiche del tracciato sembrano perfette per lui. “Avevo studiato il percorso, informandomi e documentandomi”, raccontò Ciccone una volta ufficializzato il rinvio della rassegna a cinque cerchi nel 2020 causa pandemia. “Avevo parlato anche con Davide Cassani su come affrontarlo. Il percorso è duro ma è adatto a me, il clima è particolare, è molto umido. Una corsa dura ma ideale per le mie caratteristiche e Davide aveva deciso di fare una squadra di scalatori”. E sarà così anche quest'anno, almeno stando alle intenzioni del c.t. ribadite anche di recente. L'incognita sarà smaltire al meglio il fuso orario e lo sbarco a Tokyo ci sarà almeno una settimana prima della gara. L'esperienza in Japan Cup dello scorso anno tornerà utile in tal senso. Differentemente dal 2020, però, nei programmi non c'è il Mondiale: il tracciato non è adatto alle sue qualità. 

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