Prima squadra

Sebastiani: "Quando si esagera, si esagera"

22.05.2017 23:17

Dopo la contestazione degli ultras biancazzurri durante la partita, il presidente Sebastiani replica così nella conferenza stampa post partita.

"Il modo migliore per salutarsi fino a un certo punto. Questa vittoria non risolve certo i problemi di quest'anno. Ci sono, esistono e ci stanno. Dobbiamo fare un grande mea culpa perché abbiamo sbagliato. Il campionato che abbiamo fatto non merita attenuanti. Quello che è mancato però lo abbiamo pagato in termini di carattere, ci siamo sentiti troppo belli all'inizio. La Serie A è un altro campionato"

Zeman ha detto che lei non ha colpe. 

"Io non sono abituato a scaricare il barile. Quando le cose vanno bene i meriti sono dell'allenatore, quando vanno male anche del presidente. Io la squadra non l'ho fatta ne' quando abbiamo vinto ne' quando abbiamo perso. Ci sono delle persone deputate a fare la squadra. Quest'anno avevamo tutti detto che la cosa più importate era non snaturare la squadra, tenere lo zoccolo duro dello scorso anno. Ora siamo tutti bravi a dire che questi ragazzi non sono in grado di giocare in Serie A. Il problema oggi è: abbiamo fatto degli errori, li abbiamo fatti noi. Probabilmente mi sarei dovuti prendere dei vaffa a giugno e fare certe operazioni. Ho dato credibilità a chi a giugno aveva grande forza. Il campo ha detto che la Serie A è un'altra cosa. Io mi auguro che si salvi il Crotone. L'Empoli ha sbagliato tutto ciò che era possibile sbagliare. Tralasciando le differenze economiche, che sono enormi, tutte le altre società ad eccezione del Crotone sono inavvicinabili economicamente. Qui nessuno si è arricchito facendo calcio. Con il paracadute non si prepara la prossima stagione, si sanano i debiti del campionato. Ad es. il Palermo ha dei contratti molto onerosi che vanno onorati ed è giusto che vanno onorati. A mettere a repentaglio le sorti della società non me la sono sentita. Soprattutto se ci ricordiamo da dove venivamo.

Da dove volete ripartire?

"Abbiamo sempre dimostrato che vogliamo arrivare ai nastri di partenza in Serie B con squadre altamente competitive. Sui sviluppi societari lavoreremo. Qualcuno dimentica che io mi sono trovato pres. del Pescara con 27 mln di debiti. Quando avrò una proposta seria in mano la proporrò anche a Danilo Iannascoli per correttezza. In questo clima non ci devo stare per forza. Per fortuna ho il mio lavoro, non campo con il Pescara. 

Quale può essere la possibile soluzione?

"Questa non è un circolo bocce. E' una società di capitali in cui chi ha messo le firme deve rispondere. Io non posso lasciare a chicchessia. Per lasciare la carica di pres. ci vuole qualcuno che prende le mie quote. La risolveremo nel momento in cui io sarò pronto per andarmene."

Cosa le ha dato più fastidio questa sera?

"Quando si va oltre non va bene. Io non sono arrabbiamo, è giusta la contestazione. Questa sera è arrivata una squadra retrocessa come noi molto blasonata. I suoi tifosi però l'hanno sostenuta. Io non debbo insegnare niente e nessuno ma se si deve contestare in maniera strumentale non mi sta bene. Io sono tranquillo e sereno in una direzione che mi permetterà di lasciare il Pescara in modo da poter venire allo stadio da tifoso. E poi per chiarire, non esiste nessuna cordata con De Cecco e Oliveri. Se tutti i giorni si fomentano persone dicendo cose non vere è assurdo. In questi anni ho messo a disposizione soldi, sudore e testa. Noi in questi anni abbiamo fatto cose bellissime. La Serie A è un'altra cosa specie per una società che deve far quadrare i conti. Per il momento il  Pescara si regge solo sul lavoro della società stessa. Nessuno parla del ns settore giovanile, del centro sportivo, del progetto stadio. Quello che interessa è solo il risultato finale."

Per il futuro rimarranno Fiorillo e Gilardino?

"L'unico giocatore che andrà via da Pescara è Alessandro Bruno, perché merita ben altro e non questo trattamento. Il resto è tutto un rumors infondato"

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