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Il ricordo di Valter Iannascoli

03.03.2020 16:30

 

È venuto oggi a mancare, all’età di 86 anni lo storico giornalista sportivo pescarese Valter Iannascoli. Lascia l’amatissima moglie Alessandra, i figli Danilo e Fabrizio, i nipoti adorati Chiara, Alessandro, Marco, Matteo e Valter, i nipotini Diego e Edoardo. 

I funerali si terranno mercoledì 4 marzo presso la Chiesa dello Spirito Santo di Pescara alle ore 15.00. La camera ardente è sita nell’obitorio dell’Ospedale Civile di Pescara. 

La Redazione di PS24  in merito altriste la notizia della morte di Valter Iannascoli, pubblica un piccolo ritratto di una delle penne più interessanti del giornalismo abruzzese redatto da Massimo Renella.

IN MEMORIA DI VALTER IANNASCOLI

di Massimo Renella

Ci sono dei momenti oltremodo difficili nella vita di ognuno di noi, quando trovare le parole per salutare un maestro, nel suo ultimo viaggio, diventa compito arduo sino alle lacrime. Oggi è uno di quei momenti, perché non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per raccontare Valter Iannascoli e la sua straordinaria testimonianza di vita. Per onorare Valter, infatti, ogni parola è superflua. Lo onora la sua condotta di uomo appassionato per lo sport e di testimone prezioso di un’epoca straordinaria quanto irripetibile. La mia parola è pertanto inadeguata, lo so, altro titolo non ho se non quello di avere goduto indegnamente della sua stima ma è in momenti come questi che onorare la vita di un grande sportivo come Valter è un dovere anche a rischio di dare solo un profilo parziale della sua grandezza umana.

Valter era figlio di un’epoca lontana dalla vanità e dai clamori attuali, un’epoca che considerava lo sport come una palestra che servisse a preparare i giovani alla lotta per la vita, un’occasione di crescita e non uno strumento di arricchimento per avventurieri e mercanti. Era figlio di una generazione nata dalla guerra e che nello sport aveva visto l’occasione di un riscatto collettivo e mai individuale. Uno sportivo vero, che amava praticare e raccontare tutti gli sport, dal calcio al basket, dalla pallanuoto al ciclismo. Valter fu atleta e socio del circolo canottieri “La Pescara”, fu anche uno dei fondatori della Amatori Pescara Basket e, insieme ai suoi fratelli Sergio e Giancarlo, della Virtus Pescara, squadra che giocava e si allenava al “Rampigna” e che fu vera fucina di talenti e campioni, come il compianto Bruno Pace.

Valter era un cronista sportivo di lungo corso, decano di una professione che ha servito sempre con grande dignità, eccezionale passione e tanti sacrifici sin dal 1973. Redattore, del Corriere Adriatico, corrispondente di numerose testate sportive, è stato lo speaker ufficiale del Pescara calcio dai primi anni 70, tra i primi a cimentarsi anche nelle vesti di telecronista e radiocronista al seguito della prima grande epopea del Pescara che seppe raccontare senza retorica ma con sincera e partecipe passione identitaria. La sua voce era la voce del Pescara, la voce di tutti i pescaresi e ha continuato ad esserlo anche quando nel 1984 ha passato il testimone a suo figlio Danilo. Una lungo filo rosso che che partendo da Valter ha unito tre generazioni, visto che Danilo, come suo padre, lasciò a suo figlio Matteo il compito di accompagnare e sostenere a voce alta e possente le vittorie dei biancazzurri.

Caro Valter, grazie per tutto questo ma soprattutto per le tue memorabili radiocronache, effettuate grazie alle “primitive” tecnologie di trasmissione di quei tempi e poi ancora filtrate sulle frequenze delle prime radio libere pescaresi. Grazie a nome di tutti, soprattutto di coloro che per necessità non partirono alla volta di Bologna per sostenere i ragazzi di mister Cadè e che attraverso la tua voce vissero in trepida attesa una delle emozioni più esaltanti della loro vita. Quel giorno il tuo racconto appassionato attraversò la penisola sino a raggiungere l’Adriatico e i gracchianti megafoni degli stabilimenti balneari. Per 90’ fosti capace di mettere a tacere i mille juke-box della costa e persino le onde del mare, che seppero appiattirsi in un silenzio irreale, almeno sino al tuo tempestoso urlo liberatorio di vittoria “Pescara è nell’Olimpo!”. Grazie Valter, non esistono registrazioni di quella radiocronaca ma chiunque ebbe la fortuna di ascoltarla seppe a sua volta raccontarla ai figli e ai figli dei figli, tanto che quel ricordo vive ancora e continuerà a vivere a lungo, almeno sino a quando la passione per il calcio e per il Pescara continuerà ad esistere nei cuori della gente.

Caro Valter, Pescara ti ringrazia dal profondo del cuore.

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