Prima squadra

A tutto Ganz!

La punta si è raccontata a Il Centro nei giorni scorsi

16.10.2017 00:34

Investimento di quasi 2 milioni di euro e un contratto con scadenza giugno 2021 per il colpaccio di mercato biancazzurro. Simone Andrea Ganz ha scelto Pescara tra tante offerte ricevute e sembra non essersi pentito, nonostante il poco spazio trovatop finora. In gare ufficiali ha segnato subito con la maglia del Delfino, in Coppa Italia, e si augura che quel gol in una calda serata d'estate sia il primo di una lunga serie.

Il figlio d'arte nei giorni scorsi si è raccontato a 360 in esclusiva a Il Centro. Ecco le sue principali dichiarazioni:

PAPA' MAURIZIO - "Ci sentiamo tutti i giorni, mi chiama per incoraggiarmi, invitarmi a non mollare e continuare a credere nelle mie qualità. Mi dice che con il lavoro i risultati arriveranno e che bisogna essere professionisti dentro e fuori dal campo. Ovviamente ho sempre nutrito una grande stima nei suoi confronti. A casa abbiamo un dvd con tutti i suoi gol. Ne ha segnati 208 in carriera e spesso rivedo i filmati. Il paragone tra me e lui? Il suo era un calcio diverso, oggi gli attaccanti devono occuparsi anche della fase difensiva. Credo di avere preso da mio papà il fiuto del gol e spero di dimostrarlo ai pescaresi. Il nostro rapporto è bellissimo. ui non è mai stato invadente, mi ha dato tanti suggerimenti lasciandomi sempre la libertà di scegliere. Vi racconto un aneddoto. Quando avevo 15 anni superai un provino con l’Inter e stavo per entrare nel club nerazzurro. Poi mi chiamò il Milan e bloccai tutto, ma mio padre non ebbe nulla da ridire. Sono sempre stato un tifoso rossonero, così andai al Milan"

IL MILAN, MAX ALLEGRI E STROPPA - "È stata un’esperienza indimenticabile. Quando giocavo con la Primavera mi allenavo spesso in prima squadra. L’allenatore era Allegri e in rosa c’erano calciatori fantastici Thiago Silva, Cassano, Inzaghi, Ibrahimovic, Robinho e altri. Allegri ha una straordinaria capacità di gestione dei campioni ed è disponibilissimo con i giovani. Sa trasferire a tutti una grande serenità e credo che questa sia la sua dote principale. Quando avevo 18 anni mi ha fatto esordire in Champions League contro il Bate Borisov. Un’emozione indescrivibile aver giocato per dieci minuti accanto a Zlatan Ibrahimovic. Stroppa? Ci conosciamo da tanti anni, anche lui è stato un calciatore e ha giocato pure con mio padre a Monza. Le scelte vanno rispettate. Mi saluta ancora? Certamente"

IL PESCARA -  "o sofferto molto durante la preparazione, non avevo mai lavorato così tanto nel corso della mia carriera. Eppure, Marco Cassetti (ex difensore della Roma di Zeman, ndr) mi aveva avvertito e io mi ero allenato durante le vacanze, però ho accusato ugualmente le fatiche. Poi Pettinari ha iniziato alla grande la stagione e il suo exploit ha inciso nelle scelte dell’allenatore. Dualismo? No, ho un buon rapporto con lui, a Como formavamo la coppia d’attacco. Di sicuro non mi aspettavo di accumulare un minutaggio così basso, ma continuo a lavorare per farmi trovare pronto e dimostrare ai tifosi quanto valgo. Se potessI tornare indietro rifareI la stessa scelta? Assolutamente, prenderei esattamente la stessa decisione. Non sono affatto pentito. Il Pescara è il club che mi ha voluto più di tutti e non potrei mai avere ripensamenti. Sento la fiducia della società, dell’allenatore e dei miei compagni. Chiaramente sono un po’ arrabbiato come tutti i calciatori che non giocano. Tutti vorrebbero titolari. Al tempo stesso, non ho perso la serenità. Di certo non vogliamo disputare un torneo anonimo, siamo forti e abbiamo la possibilità di raggiungere traguardi importanti. Senza playoff sarebbe un fallimento? Probabilmente sì. Obiettivo promozione in A? È presto per parlarne. Ora dobbiamo trovare le soluzioni indicate dall’allenatore, poi verrà il momento di approfondire il discorso. L’unica cosa certa è che siamo forti"

PESCARA CITTA' - "Mi trovo molto bene, la città mi piace tanto e le persone sono accoglienti. Poi qui ho un amico fraterno, Matteo Iannascoli (direttore sportivo del Pescara calcio a 5, figlio di Danilo, l’ex ad del Delfino, ndr). L’ho conosciuto otto anni fa in Sardegna e non ci siamo mai persi di vista. Ora ci sentiamo sempre ed è importante avere un punto di riferimento in un posto nuovo. Pescara è molto bella, quando mi sveglio la mattina guardo il mare. Ed è davvero una piacevole sensazione"

LA SERIE B - "In serie B capita di assistere a risultati a sorpresa. È un torneo davvero singolare, dove nessun epilogo è scontato. Non c’è motivo per allarmarsi, siamo una squadra forte composta da un mix di giovani ed esperti e tra un po’ di tempo i valori emergeranno

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