Prima squadra

Del Sole: "Devo tanto a Zeman. Adoro Robben e Dybala"

“Ero in ritiro con l’Under 20 a Roma, quando il mio agente mi raggiunse per dirmi che aveva chiuso la trattativa con Marotta e Paratici”,

16.11.2017 00:29

Dal Pescara alla Juventus, restando in prestito in riva all'Adriatico. Del Sole come Mandragora, se vogliamo, anche se il centrocampista all'epoca era di proprietà Genoa. Un sogno sfumato a gennaio, per poi concretizzarsi sei mesi più tardi per l'esterno partenopeo classe 1998. Pur dovendo rinviare lo sbarco in Piemonte almeno di altri 6 mesi.

"La mia prima reazione quando ho saputo che i bianconeri mi volevano? Beh, giocare nella Juventus è il sogno di tutti i bambini. E’ un top club. E un giorno mi piacerebbe andare a Vinovo ad allenarmi con i campioni bianconeri”, ha spiegato nei giorni scorsi a Tuttosport Ferdinando Del Sole. “Il mio trasferimento alla Juve? L’operazione era ben avviata a gennaio dell’anno scorso, ma alla fine è saltata per alcuni problemi. Tutto rinviato a giugno quando è arrivata la chiamata del mio procuratore il quale mi disse che la Juve mi aveva preso. Non mi sono recato io a Torino, è stato il mio agente a portarmi i documenti da firmare a Roma dove mi stavo allenando essendo stato convocato nella nazionale Under 20. Tutto preparato con Paratici e Marotta, a quel punto ho firmato e sono molto felice. Il ruolo? Fin da piccolo ho sempre indossato i panni del trequartista, poi con il passare del tempo sono diventato esterno. E ora gioco da esterno destro nel 4-3-3 di Zeman: sono un mancino abituato a rientrare per provare la conclusione. Un po’ come Orsolini. La Juve mi ha acquistato a titolo definitivo e il 50% di un’eventuale futura rivendita andrebbe al Pescara. Il mio preferito? Robben. Prima di entrare in campo, guardo i suoi video. Incredibile come sia rapido e con che naturalezza salti l’uomo! Ma che bravo Dybala! Mi piace tutto di lui, dai movimenti che fa alla personalità che dimostra. Spero, un giorno, di arrivare a quei livelli. Anche se da bambino in camera avevo il poster di Messi".

Sicuramente, Del Sole è sulla buona strada, anche se i paragoni con quei tre fuoriclasse sembra ancora del tutto irriverente: “Devo tanto a Zeman, credo che tutti sognino di essere allenati da lui. E’ un maestro, se la mia carriera dovesse svoltare sarà grazie a lui. E’ un allenatore che sa come prenderti, cosa dirti, quando rimproverarti e quando stimolarti”. 

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