Prima squadra

Crecco: "L'obiettivo principale resta la salvezza, ma...."

Il jolly biancazzurro in esclusiva a PianetaSerieB

23.06.2020 11:31

Mezz'ala, esterno mancino di difesa o centrocampo, ala mascherata e ora anche difensore centrale: Luca Crecco, da vero e proprio jolly, è una risorsa importante per il Pescara e lo sta confermando in questa tribolata stagione. Al ritorno in campo dopo lo stop causa Covid, il giocatore si è tolto anche lo sfizio di siglare la terza rete biancazzurra, quella della sicurezza nella vittoria contro la Juve Stabia.

Il classe 1995 ha rilasciato una lunga intervista a PianetaSerieB della quale vi riproponiamo le dichiarazioni principali:

“La nostra partenza è stata buona, seppur poi ci siano stati dei momenti altalenanti. Ritengo vada segnalata la miriade di infortuni che ha colpito la squadra, non abbiamo effettivamente mai avuto la rosa al completo. Questo può aver influito. Adesso, fortunatamente, siamo praticamente tutti disponibili, eccezion fatta per Tumminello. Un ventaglio di scelte più ampio per il tecnico genera concorrenza tra i calciatori, questo permette di lavorare meglio. Siamo contenti del risultato ottenuto contro la Juve Stabia, ripartire dopo diversi mesi fermi non era semplice. Mi sento un calciatore importante per il Pescara e di questo sono contento. Magari non sono ‘grande’, ma oramai nel mondo del calcio a 24-25 anni devi considerarti un adulto. Quindi sì, avverto questo ruolo e mi fa piacere. Cerco sempre di fare la giocata più utile e facile, questa è la strada che cerco di percorrere con il massimo della dedizione. Contro la Juve Stabia sono stato schierato in un ruolo nuovo per me, ovvero il centrale di difesa, soluzione su cui ho lavorato, insieme al mister, nell’ultimo mese, dato che secondo lui posso fare bene e ha ragione, perché mi sono trovato benissimo e credo sia un ruolo congeniale alle mie caratteristiche, perché vedo più campo”. Il calciatore che sa fare più ruoli è una risorsa per un allenatore però, nel mio caso, credo che sia stato uno svantaggio, perché non sono mai partito con una posizione definita e una determinata collocazione. Potevo e posso fare un po’ tutto. Allo stesso tempo, ovviamente, tutto ciò ha dei lati positivi perché sono in grado di colmare eventuali lacune strutturali della squadra. Ad ogni modo, sono contento di poter dire la mia in più ruoli. Qualche compagno, dopo la partita contro la Juve Stabia, era incredulo che avessi fatto il difensore centrale, per giunta discretamente. Sono una persona che ascolta molto, sin da quando giocavo nella Lazio e apprendevo molto dagli altri calciatori. Ascoltare e vedere una giocata di un compagno di permette di capire come ripeterla, ritengo che si possa sempre imparare e ciò può avvenire anche grazie alla comunicazione. Il mister Legrottaglie è preparatissimo e, per restare in tema, lo seguo attentamente perché so che può dare tanto alla squadra. Mi vede in più ruoli ed è molto presente quando bisogna spiegare. Da ragazzino mi ispiravo a Gattuso, ammiravo la grinta che mostrava in campo. Crescendo, poi, ho apprezzato la costanza e la dedizione negli allenamenti e nella vita di Cristiano Ronaldo. Mi piacciono tanti calciatori e adesso, giocando un po’ più dietro, dovrò vedere i video dei migliori difensori centrali per imparare a interpretare al meglio il ruolo. Sono stato impiegato come mezzala per tanti anni, ma mi sono trovato bene quando impiegato terzino oppure, come detto poco fa, difensore centrale. Onestamente non credevo di poter essere così soddisfatto a seguito dello spostamento di sabato, invece è una soluzione che mi piace molto e farò di tutto per migliorare partita dopo partita”.

Concludiamo con la più classica delle domande: qual è l’obiettivo del Pescara?

“Il nostro obiettivo è la salvezza, prima della vittoria di sabato non eravamo messi bene in classifica. Ci siamo allenati duramente, abbiamo fatto tanti sacrifici in questi mesi, non ci siamo fermati, ora dobbiamo continuare così. Le prime partite sono quelle che danno fiducia, dunque speriamo di continuare su questa lunghezza d’onda. La Serie B è un campionato dove con due-tre vittorie può cambiare tutto, ma l’obiettivo principale resta la salvezza”.

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