Prima squadra

Gravillon: "Adoro Pescara, Pillon è un maestro e sogno la Nazionale"

Il difensore biancazzurro si è raccontato in esclusiva a Il Centro nei giorni scorsi

11.09.2018 00:33

Andrew Gravillon vuole spiccare il volo. Da gennaio in biancazzurro, è consapevole che in questa stagione deve trovare la consacrazione, crescendo in prestazioni ed aiutando il suo Delfino. Nei giorni scorsi il centrale è stato ospite della diretta Facebook de Il Centro. Ecco un sunto con le principali dichiarazioni rilasciate:

«È bello avere la fiducia del mister. So che spesso ha parlato molto bene di me e lo ripagherò sul campo. Voglio crescere e affermarmi. Spero che questo sia l’anno della mia consacrazione. Il Pescara dove potrà arrivare? L’anno scorso parlavamo di serie A e play off, ma, alla fine, abbiamo rischiato grosso. Quest’anno bisogna volare basso, puntare alla salvezza e poi vedremo cosa succederà. Dobbiamo essere umili e lavorare duramente. Solo così possiamo fare bene. Quest’anno il gruppo sembra più affiatato, vero?
«Sì, è così. Siamo solidi e coesi rispetto alla passata stagione. Quest’anno, per esempio, in ritiro anche nei giorni liberi siamo stati tutti insieme. C’è uno spirito diverso, siamo come una famiglia. Siamo partiti bene?
«Direi molto bene e, soprattutto a Cremona, si è visto lo spirito di questo Pescara. Siamo andati sotto, abbiamo sofferto e alla fine con la forza del gruppo siamo riusciti ad acciuffare il pareggio».

Le sue favorite per la A: «Il Benevento è la squadra più forte e, poi, vedo molto bene il Crotone».
Su Pillon: «Mi trovo molto bene. Il mister è un maestro di tattica e mi sta facendo crescere molto. Ascolto i suoi consigli e quelli di Pesoli, che, dopo ogni seduta d’allenamento, si ferma un po’ di tempo con me per lavorare sulla tecnica. L'allenatore con cui sono stato meglio? 
«Roberto De Zerbi a Benevento. Trai i giocatori mi sta dando tanti consigli Hugo Campagnaro. Da un giocatore come lui bisogna imparare tanto».
Su Pescara: «Mi trovo enissimo. L’anno scorso vivevo a Montesilvano e ho avuto meno la possibilità di vivere la città. Ora abito in centro e adoro passeggiare sul lungomare con la bici. Insieme a tanti miei compagni di squadra facciamo delle lunghe passeggiate. Poi, io che sono nato in Guadalupa, adoro il mare e qui a Pescara, quando posso, trascorro molto tempo in spiaggia. In Italia sono arrivato a 15 anni all’Inter, nella squadra Allievi, e ho trovato Cauet (ex centrocampista nerazzurro) come allenatore. Ho fatto tutto il settore giovanile ad Appiano Gentile e poi ho vinto Coppa Italia e scudetto con la Primavera. L’Inter mi ha insegnato tanto e mi ha dato una mentalità ben precisa».
 

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