Prima squadra

Il Delfino si fa riprendere: #PescaraFrosinone 1-1

All'Adriatico è andata così...

17.07.2020 17:36

Un punto per uno che non modifica sostanzialmente la rincorsa delle due squadre ai rispettivi obiettivi. E' finita 1-1 Pescara-Frosinone, partita dai due volti con i padroni di casa meglio nel primo tempo e gli ospiti meglio nella rirpesa. Al capolavoro balistico su punizione di Memushaj nel recupero di primo tempo, ha risposto in avvio di ripresa il nuovo entrato  Novakovich. 

La gara. Sottil vara il 4-3-2-1, con Memushaj e Kastanos coppia di centrocampisti centrali e il tandem Clemenza-Pucciarelli alle spalle di Maniero. Non c'è un uomo prettamete di interdizione in mediana, ma Sottil spera che la qualità dei piedi buoni possa dare quel quid pluris alla sua squadra per affrontare il 3-5-2 proposto da Nesta, dove l'ex Zampano agirà sull'out destro per rifornire il tandem d'attacco Ciano-Dionisi. 

Pronti via e Bardi salva il risultato su un bolide ravvicinato di Clemenza (3'), che avreva già fatto sussultare mezza panchina biancazzurra. E' il Pescara a fare la partita in avvio, con una partenza intraprendente che sta sorprendendo i ciociari, che appaiono abbastanza contrati e impacciati. Al minuto 8 trattenuta in area di Brighenti a Bettella, per l'arbitro aquilani Dionisi non ci sono gli estremi per l' assegnazione della massima punizione in favore del Delfino. E Sottil in panca si infuria. Si fa apprezzare più il Pescara del Frosinone dopo 1/3 di primo tempo, ma il possesso palla e il predominio territoriale risulta al momento sterile. Nesta chiede ai suoi di alzare il baricentro, rimanendo comunque corti e compatti, per provare a conquistare campo e a togliere tempi di gioco e idee ai biancazzurri. La mossa ha qualche effetto immediato, con il Delfino che si abbassa e sembra lasciare parzialmente il pallino ai ciociari. Ma è solo una parentesi. Torna a spingere la squadra di Sottil ed è da Clemenza che infatti nascono le migliori azioni pescaresi e al 22' il giocatore di scuola Juve imbecca Zappa per un diagonale che trova un super Bardi a dire di no. Lo stesso estremo ospite un minuto dopo blocca una velleitaria conclusione di Kastanos da distanza siderale, sicuramente l'intervento meno difficile della sua serata dei tre descritti finora. Al 25', si rinnova il duello Clemenza-Bardi con il portiere che esce ancora vincitore, deviando in corner il tiro da fuori area del talento tascabile biancazzurro; dagli sviluppi del corner conseguente, Bardi blocca un colpo di testa di Scognamiglio (che nonostante il rinnovo fino al 2022, può lasciare il Pescara per sposare l'Avellino di Braglia). Al 28' Kastanos prende il giallo che causa diffida pendente farà scattare automaticamente la squalifica. Il Frosinone si rende pericoloso per la prima volta nel match dagli sviluppi di una palla inattiva al 29', ma Ariaudo non impatta bene la sfera calciata da Ciano e non buca Fiorillo. Al 32' Bardi respinge coi pungi un calcio di punizione di Memushaj. Il finale di tempo regala un gioco molto spezzettato causa fischi arbitrali e poco calcio da raccontare.Al primo dei due minuti di recupero, però, il Pescara passa in vantaggio. Il merito è di Memushaj, che direttamente da calcio di punizione, con una prodezza balistica, fredda Bardi e manda le squadre al riposo con il Delfino avanti su misura. 

Si riparte senza variazioni nelle due formazioni, se non Paganini per Beghetto nel Frosinone. Subito arrembante la squadra ciociara, ma Dionisi dopo un solo giro di lancette sciupa una ghiotta occasione, pur da posizione defilata, per rimettere il match in parità. Al 50' Fiorillo di piede dice no a un tiro-cross di Paganini e subito dopo Nesta inserisce una punta, Novakovich, per un centrocampista, Tribuzzi. Ed è proprio il nuovo entrato Novakovich a ristabilire la parità al 9', castigando Fiorillo e un atteggiamento estremamente remissivo di un Pescara che in 9 minuti non aveva messo mai il muso fuori dalla sua metacampo. Inconcepibile. Sottil corre subito ai ripari e punta sulla freschezza di Bocic in luogo di uno spentissimo Pucciarelli (57'). E' il solo Clemenza che prova a caricarsi sulle spalle la squadra, ma è il Frosinone a comandare ancora le operazioni in campo: lo schiaffo subito nel recupero di primo tempo ha svegliato Nesta e i suoi, che ora provano a lasciare solo le briciole a Sottil e soci. Al 60' Krajnc sfiora il 2-1, colpendo di testa dagli sviluppi di un corner ma non inquadrando lo specchio della porta. Al 65' Sottil getta nella mischia Drudi e Busellato per Balzano e Kastanos, con Del Grosso che torna al ruolo di esterno mancino di spinta. Inserisce forze fresche e uomini dediti alla fase di non possesso il tecnico pescarese, capendo il momento di difficoltà dei suoi. Ma il Frosinone continua ad essere padrone del campo, o quasi. Il Delfino prova a rimettere il naso avanti, ma senza mai impensierire minimamente un Bardi del tutto inoperoso. Al minuto 80 ci prova Dionisi, ma il suo calcio ravvicinato termina a lato. Per Fiorillo è un bel sospiro di sollievo. Nel finale di tempo il Pescara cerca di alzare il baricentro e a mantenere il possesso palla, ma da segnalare c'è solo l'espulsione di Repetto dalla panchina per proteste. Cambio conservativo di Sottil al minuto 87: dentro Crecco, fuori Clemenza e Delfino che si modella sul 3-5-2. Il Frosinone ci prova anche nel recupero di 4 minuti, ma invano: al triplice fischio è 1-1. 

Il tabellino:

PESCARA FROSINONE 1-1 

MARCATORI: 46' pt Mumushaj (P), 54' Novakovich (F)

PESCARA: Fiorillo; Bettella, Scognamiglio, Del Grosso; Zappa, Memushaj, Kastanos (65' Busellato), Balzano (65' Drudi); Clemenza (87' Crecco), Pucciarelli (57' Bocic); Maniero.  All. Sottil

FROSINONE: Bardi; Brighenti (75' Szymiński), Ariaudo, Krajnc; Zampano, Rohden (84' Maiello), Haas, Tribuzzi (50' Novakovich), Beghetto (46' Paganini); Ciano, Dionisi.  All. Nesta

AMMONITI: Kastanos, Bocic (P), Rohden, Ciano (F)

ARBITRO: Dionisi di L’Aquila

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