Prima squadra

21.000 posti e 3 anni per la realizzazione: il nuovo stadio di Pescara tra polemiche e l'arrivo di Marotta..

Forza Italia, con Lorenzo Sospiri, esprime dubbi. Il 30 novembre atteso in città il dirigente della Juve

28.09.2017 19:50

E' andato in scena il Il seminario sul progetto del nuovo stadio di Peacara, molto ambizioso. Confermate molte delle indiscrezioni che vi avevamo anticipato nei giorni scorsi (LEGGI QUI) circa l'ampio respiro del programma che inerisce non solo lo stadio (che avrà spazi commerciali e ricreative oltre ad un museo) ma anche le zone limitrofe (anche, ma non solo, a livello di mobilità e di rivalutazione dell’area delle pinete; infatti il progetto interesserà più zone della città e si presenta come una vera e propria riqualificazione dell'area sud di Pescara).

Limitandoci all'impianto sportivo, lo stadio avrà una capienza di 21.000 posti con la sola Curva Nord - Marco Mazza che avrà 5.230 spettatori, ovvero 1/4 circa del totale. Inclusa una previsione di parcheggi di scambio, 900 in struttura e 900 a raso (pochi per essere a servizio di uno stadio da 21mila presenze?) La tempistica è stata quantificata in 36 mesi: I tempi previsti sono infatti in totale di 3 anni, 12 mesi per le autorizzazioni e 24 per i lavori. La durata dei lavori dovrebbe essere dunque di 2 anni dal momento in cui il progetto sarà ufficialmente approvato: si punta infatti per la stagione 2020/2021 ad aprire il nuovo impianto (l'Adriatico - Cornacchia resterà attivo per la sola atletica)

Il 30 novembre è previsto un altro incontro al quale prenderanno parte anche il presidente del CONI Malagò e Beppe Marotta, dirigente della Juventus, prima società in Italia ad avere uno stadio di proprietà (quello bianconero è il modello esplicito del progetto biancazzurro, anche per i riflessi benefici sui ricavi triplicati per il club di Agnelli). 

Ma non sono tutte rose e fiori. Esprime infatti alcuni dubbi sull’opera il Capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, in una nota stampa durissima che pone interrogatovi su "chi paga la realizzazione del nuovo impianto sportivo, come si pagano gli espropri delle aree private, come si sviluppa la parte commerciale, completamente sfumata durante la presentazione, e in cosa consiste l’edilizia privata". Quando ci daranno le carte e ci permetteranno di capire bene cosa prevede il progetto nella sua interezza, saremo ben lieti di cambiare il nostro giudizio sul progetto, giudizio che per ora resta fortemente negativo. Mancano i dati, mancano dettagli di primo piano, mancano i conti”. 

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