Prima squadra

Anania: "Caro Pescara, ecco perchè sei in buone mani..."

Parla il grande ex, uno dei fedelissimi di Zeman

18.07.2017 00:49

Uno dei fedelissimi di mister Zeman segue da lontano il Pescara e tifa per i biancazzurri. Luca Anania non dimentica l'annata straordinaria di Pescara e gli insegnamenti del boemo. Il suo nome era stato vociferato come un possibile ingresso nello staff di Zeman, ma non come preparatore dei portieri. Nulla di fatto, ma il rapporto non muta. C'era stato un mini abboccamento, nulla di più (leggi qui). «Vorrei intraprendere la carriera di allenatore e sarei venuto di corsa, ma non c’è stato nulla. Tornerò presto a Pescara per seguire gli allenamenti di Zeman, una vera palestra per chiunque voglia intraprendere questa carriera. Intanto lo seguo da lontano e tifo per lui e per il Pescara. La città ed i tifosi meritano il meglio», dichiara l'ex a PescaraSport24.

Ed è particolarmente ottimista sul campionato dei biancazzurri: «Non so se il Pescara vincerà il campionato, ma di certo farà un grande campionato. Sono stato per un mese a maggio in città ed ho parlato con il mister, ci sono tutti i presupposti per fare bene. La società si sta muovendo bene e lui ha sposato il progetto. E non crediate che le gesta del suo primo Pescara possano essere un fantasma ingombrante, queste sono chiacchiere da bar. Se è tornato è perché è convinto che si possa fare una grande stagione».

E le fortune del domani si stanno costruendo oggi, in ritiro. «Conosco bene la preparazione del mister», ride, «si soffre da matti ma poi i frutti si vedono. Per il gioco di Zeman resistenza e condizione fisica sono imprescindibili, ai ragazzi dico di stringere i denti perché vedranno i risultati più in là. Aneddoti particolari sulla leggendaria preparazione di Zeman? Ce ne sarebbero moltissimi ma è giusto che rimangano privati. Dico solo che ogni allenamento era pesantissimo e poi il giorno dopo si rincominciava da capo».

Il nuovo Pescara riparte da due portieri importanti, Fiorillo e Pigliacelli: il dualismo tra i due può essere un’arma a doppio taglio? «No, con Zeman a parlare è sempre e solo il campo. Guarda a come ti alleni e a come ti comporti, lo so bene anche io che quando arrivai a Pescara avevo davanti Pinsoglio. Con qualsiasi altro allenatore sarei stato una riserva, con lui no. Il Pescara 2017-18 è comunque in ottime mani, Fiorillo e Piglicelli sono due ottimi interpreti e una sana competizione non può che giovare ad entrambi e alla causa comune. E con Zeman la competizione è sempre leale. Chi sarà il titolare? Io lo so, ma non lo posso assolutamente dire», ride di gusto. «Fiorillo è un professionista serio, con il mister ha già giocato e si è disimpegnato bene. Si allena sempre al massimo e con dedizione. Piglicelli è molto bravo con i piedi e legge bene le giocate. Sono due ottimi portieri, di sicura affidabilità».

Il Pescara che sta nascendo gli piace un sacco: «Sta venendo fuori una bella squadra, di talento e giovane come piace al mister. E poi ci sono degli ottimi attaccanti, Ganz e Mancuso. Ganz mi piace parecchio, attacca bene la profondità e vede la porta come pochi, ma anche Mancuso può fare benissimo. E non sottovaluterei Cappelluzzo. Con Zeman tutti hanno le proprie chance, basta saperle sfruttare. Pensate a Nielsen: arrivò che era uno sconosciuto e dopo una settimana appena di prova è stato tesserato ed è diventato titolare inamovibile, facendo una seconda parte di stagione eccezionale. Magari anche quest’anno ci sarà uno sconosciuto che farà benissimo come Matti. D’altro canto Zeman riesce a tirare fuori il massimo da tutti i suoi giocatori, soprattutto dagli attaccanti. Mi sarebbe piaciuto essere una punta del mister, il suo gioco è fatto appositamente per esaltare le caratteristiche degli attaccanti». E se il buongiorno davvero si vede dal mattino...

 

 

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