Epifani al debutto, sfida al pescarese D'Aversa in chiave playoff
Pescara - Parma è gara dai mille motivi di interesse
"Che dire? Sono partito dalla Curva Nord da bambino, ho indossato la maglia Biancazzurra ed ora in panchina a guidare la MIA SQUADRA DEL CUORE......un sogno che si avvera. Tanta emozione e responsabilità. Pronto a dare il Massimo per i Nostri colori. GRAZIE per l'opportunità. FIERO ED ORGOGLIOSO DI ESSERE PESCARESE". Scriveva così sui social
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Parte oggi la nuova era del Pescara, dal forte dna biancazzurro grazie anche al ritorno di Giorgio Repetto, e la sfida non è semplice: di fronte c'è il Parma di un altro pescarese, Roberto D'Aversa, chiamato a rincorrere un posto playoff. Per i biancazzurri è la prima di due sfide ravvicinatissime in casa che potranno dire molto, moltissimo sulle prospettive in questa stagione del Delfino.
Il dopo Zeman a Pescara riparte dunque da Massimo Epifani: il tecnico, 44 anni, pescarese doc, e con una buona carriera di giocatore di C e D alle spalle, dovrebbe restare, nelle intenzioni della società, fino al termine della stagione (e sarà coadiuvato dai collaboratori tecnici Gabriele Aldegani, Mauro Esposito, Ermanno Ciotti). Per il futuro si vedrà, molto dipenderà dall'esito dell'attuale stagione ma già impazzano i rumors (Stellone e Vivarini su tutti, poi Nesta). Ma parlare del domani è ingiusto ed irrispettoso verso un giovane tecnico che oggi fa il suo esordio in B e contestualmente il suo debutto da allenatore del Pescara. C'è la possiblità di fare bene e bisogna pensare solo ed esclusivamente al presente.
Lo ha detto lo stesso Epifani in sede di presentazione: "Sarei un bugiardo se dicessi che non sono emozionato. Mi sento pescarese, ho questa maglia attaccata sulla pelle. Ho lavorato con Zeman in estate, poi non ho più seguito dall'interno. Ho visto solo da fuori perché ho visto partite e allenamenti. Vedo qualche giocatore in ruoli diversi rispetto a quanto fatto fino a oggi, ma non vi dico chi. Se sono un traghettatore? Io penso solo alla prossima partita. A fine anno si tireranno le linee".
Ed allora che nuova era sia. Se Epifani sarà un traghettatore o qualcosa in più lo dirà il campo. Il ragazzo ha stoffa e è dotato di una qualità essenziale, visto il momento: il buonsenso. E non è cosa da poco. La sua è una scelta sensata? Probabile, dato che impegnarsi oggi con un tecnico più esperto difficilmente avrebbe lasciato "mani libere" alla società a giugno per la nuova stagione (chiunque avrebbe chiesto un impegno anche per il 2018-19). Buon lavoro ad Epifani, sperando possa ripercorrere il cammino di due illustri predecessori, Di Francesco e Oddo. Certo, il salto dalla serie D è notevole, soprattutto perchè per la prima volta si troverà a gestire professionisti di grande esperienza e personalità: "dovrà essere bravo ad apportare correzioni ascoltando il gruppo ma senza diventarne schiavo. Non è facile,ma si può fare", ha scritto il maestro Pierpaolo MArchetti in settimana su Il Messaggero. E noi concordiamo.
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