Prima squadra

Acri: "Legrottaglie, Pillon o Di Biagio? Vi dico..."

Intervista all'ex d.s. biancazzurro

22.01.2020 07:31

Guglielmo Acri, ex direttore sportivo del Pescara in tandem prima con Delli Carri e poi con Repetto, per tre anni ha curato (insieme a loro il mercato biancazzurro) con un occhio particolare alle dismissioni, allo scouting e alle relazioni con gli altri club, e guarda con curiosità alle evoluzioni di una squadra che è rimasta nel suo cuore.

«La scelta di Legrottaglie non è un salto nel buio e non è un'incognita totale. La società ha avuto modo di valutare e seguire il suo lavoro in questi mesi e dunque immagino abbia grande fiducia in lui e sia una scelta ponderata. Mi pare una scelta che fa parte del DNA della società quella di puntare su allenatori emergenti e provenienti dal settore giovanile, non è la prima volta che accade. Legrottaglie, come Zauri ma anche Inzaghi o Montella, per allargare il discorso, arriva in prima squadra con un bagaglio di esperienze importanti da calciatore e da un'avventura coi giovani, poi come sempre saranno i risultati a decidere tutto. Ho seguito qualche partita della Primavera e ho visto che ha un'idea precisa di calcio e di cosa vuole dalla sua squadra», prosegue. «Per quanto riguarda Zauri, persona esemplare e professionista indiscutibile, è chiaro che qualcosa non ha funzionato come doveva. Da lontano è difficile farsi un'idea di cosa, ma probabilmente le aspettative di una piazza importante come Pescara non hanno trovato riscontro nei risultati ottenuti. Ma sono convinto che abbia ottime qualità da allenatore».

Ma se dovesse andare male con Legriottaglie, meglio Pillon o Di Biagio? «Gigi lo conosco personalmente e non sarebbe una scommessa alla cieca. Ha avuto la grande responsabilità di guidare una Nazionale importante come l'Under 21 ed ha fatto bene, sa gestire benissimo le pressioni, come testimonia la sua carriera da calciatore e anche l'interim della guida tecnica della Nazionale A prima dell'arrivo di Mancini, e caratterialmente può dare la scossa giusta. Ha i numeri per fare bene. Pillon è scelta diversa ma ugualmente intelligente: è l'usato garantito, nell'accezione buona, nel senso che ha tantissima esperienza, conosce bene l'ambiente e il gruppo storico di calciatori, ha già ottenuto ottimi risultati a Pescara e il suo inserimento sarebbe facilitato».

E sul mercato cosa deve fare il Pescara? «Prendere una punta di struttura che possa aprire gli spazi ai trequartisti di talento che ha, senza dimenticare che c'è in organico un elemento con queste caratteristiche, Maniero, che secondo me nella seconda parte di campionato può fare davvero bene. Sono certo che il presidente Sebastiani, Bocchietti e Repetto abbiano già individuato come intervire e la grande competenza di Giorgio sarà ancora una volta importante nell'individuare il profilo giusto. In B si stanno per muovere parecchi attaccanti, il Pescara sarà pronto sui giocatori che interessano».

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