Prima squadra

Rauti: “Pescara, puntiamo alla Serie B!”

L’attaccante si è raccontato a 360°: "Abbiamo tutte le carte in regola per provare a fare questa impresa"

22.09.2021 01:00

A CURA DI RICCARDO CAMPLONE - Nicola Rauti è stato uno degli ultimi colpi last-minute della società biancazzurra. Dopo l’esperienza al Palermo, sempre in terza categoria ma nel girone C, l’attaccante in prestito dal Torino ha un obiettivo ben preciso: arrivare in doppia cifra e riportare il Pescara in B.

 Questa l’intervista divulgata dai canali media della società: “Mi trovo meglio come prima punta, ho sempre pensato che forse le mie caratteristiche si sposino con un attacco a due anche se ho sempre giocato in diversi ruoli. Spero di poter sfondare come punta centrale. Attraverso alcuni video avevamo visto la vivacità del Montevarchi, che ha vinto contro l’Entella e messo in difficoltà altre squadre. Dal campo abbiamo notato una squadra con tanta fame, che viene dalla Serie D, ma sapete meglio di me che in questo campionato tutte le partite sono difficili e così è stata domenica. Nel primo tempo la loro intensità ci ha messo in difficoltà e anche per le condizioni del campo abbiamo faticato. Sicuramente dovremo migliorare e conoscerci meglio perché sono convinto che possiamo fare meglio e ci sono margini incredibili sia dal punto di vista personale che collettivo. Il girone C? Molto ostico, ma quando giocavo nel Palermo facevamo viaggi molto lunghi di 10-12 ore con il pullman per giocare partite difficili contro tutti. Con il Pescara mi piacerebbe arrivare in doppia cifra. Sicuramente si nota il peso importante della maglia, come lo era anche con Palermo, ovvero due piazze che non meritano questa categoria e l’unico problema, che ti accorgi, è che all’inizio c’era negatività e quando vieni da una retrocessione credo sia normale. Sono convinto che partita dopo partita crescerà questo entusiasmo per riportare il Pescara nella categoria che merita e credo che abbiamo tutte le carte in regola per provare a fare questa impresa, stiamo lavorando duro e sodo per quello. Per me Pescara è sempre stata una grande piazza, inutile nasconderlo. Sarebbe stato bello venirci l’anno scorso perché comunque sia, per un ragazzo giovane come me che ha visto tanti ragazzi giovani venire a Pescara crescere e oggi giocare in Serie A, è una delle piazze più importanti della B, sarebbe stato un onore. Ora sono qui e riconosco quanto sia bello starci e faremo di tutto per risalire e poi chissà cosa succederà. È una sfida molto importante che non vedo l’ora di cogliere al volo ed iniziare a vincere partite e fare gol. La squadra è forte, abbiamo dei giocatori che hanno vinto tanto e c’è tanto carisma. Abbiamo un capitano che ha fatto una grande carriera e siamo molto motivati per l’obiettivo e ci sono delle responsabilità e questa ulteriore forza è data da tutti questi esperti. Penso che siano già arrivati delle ulteriori dimostrazioni. Il campionato sarà lungo, difficile e vincere non sarà semplice e noi dovremo farlo senza complicarci la vita com’è successo in queste partite. Il Torino? È un onore allenarsi con tutti quanti, abbiamo degli attaccanti di livello assoluto come Zaza, Sanabria, Belotti e ritrovarlo dopo l’Europeo è stata un’emozione. Stare in ritiro con loro è sinonimo di miglioramento, capire cosa manca per arrivare a quei livelli, la forza mentale e la determinazione che servono. L’anno scorso ho faticato molto vicino la porta per fare gol. All’inizio ho fatto il trequartista poi sia l’esterno destro che sinistro. Mi sono sempre trovato bene ma è chiaro che per un ragazzo che ha voglia di fare gol perché sa che sono quelli che per un attaccante contano per fare il salto di categoria è più bello giocare vicino alla porta. Ho un fratello molto appassionato come me, mi sta aiutando tanto non solo a livello ambientale ma anche tecnico. Posso solo ringraziare ma anche tutta la mia famiglia, molto appassionata al pallone. Mote volte non vedo l’ora di tornare a casa per ricaricare le pile.”

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