Prima squadra

Pesoli tra presente e futuro biancazzurro: "Ecco cosa penso del Pescara"

Si parla di lui anche come possibile prossimo tecnico della Primavera

03.06.2022 08:13

Emanuele Pesoli ha le idee chiare sul futuro del Pescara. E offre parecchi spunti di riflessione....

“Conosco benissimo il presidente Sebastiani, so quanto ci tiene e quanto bene ha fatto. Non è facile imporsi e vincere dei campionati. Io sono arrivato a Pescara 8 anni fa e questa presidenza ha sempre fatto bene, eccetto l'ultimo periodo. Ha steccato questi ultimi due anni: non so se sia stato mal consigliato o se la negatività che si era creata nel rapporto tra tifoseria e società abbia influito, ma ha perso un po' il bandolo della matassa. Ma questo non significa che non abbia investito o fatto il massimo possibile per il bene della Pescara Calcio. Credo che Sebastiani sia un presidente importante nel panorama del calcio italiano e mi auguro con tutto il cuore che si possa risanare quella ferita che si è aperta tra la tifoseria e lui. Quello che è stato fatto da Sebastiani resta negli annali. Parliamoci chiaro: ha fatto bene, con promozioni, e ha valorizzato tanti giovani, penso anche a Caprari e Politano oltre ai soliti noti. Se non c'era l'intuizione di un presidente che sa di calcio, questi giocatori non sarebbero mai venuti a Pescara. Mi auguro davvero che possa trovare dei soci importanti che possano affiancarlo e che possano investire tanto nel Pescara. Così si potrebbe anche risanare la ferita con l'ambiente: i risultati aiuterebbero i tifosi a riavvicinarsi alla squadra”

La stagione appena mandata agli archivi è stata assai deludente. Cosa non ha funzionato? “Sulla carta il Pescara era una delle squadre più forti del campionato, ma la C è un torneo fatto di grande temperamento, di corsa e di giocatori che devono conoscere la categoria. Se non ci si riesce ad immedesimarsi subito in questo tipo di campionato poi fai fatica. Il Pescara è sempre rimasto nel limbo di un campionato mediocre, non ha mai avuto slancio. Le scelte tecniche sono state fatte per costruire una rosa importante, ma l'allenatore non ci ha messo del suo rispetto alla grande esperienza che aveva: Auteri si è fatto condizionare dalle chiacchiere generali su modulo e giocatori. Ne è scaturita una confusione totale e la squadra è rimasta una bella incompiuta, senza capo e senza coda”.

L'ultima stagione da ricordare fu quella che vide Pesoli vice di Pillon: semifinale playoff con loro alla guida. Poi il declino.... “Porto veramente nel cuore quel percorso nello staff di mister Bepi. Si era creato un grande entusiasmo in squadra e in città. I ragazzi venivano all'allenamento prima dell'orario e andavano via ben oltre la fine della seduta, anche il presidente all'inizio era molto vicino al progetto tecnico di Pillon. Poi non so cosa sia successo, ma resta una grandissima stagione. Magari Pillon poteva avere più tempo per portare avanti il progetto, anche perchè con quella squadra dopo tanti anni l'Adriatico era tornato a riempirsi. Si poteva puntellare staff e squadra, ma certe volte le scelte si fanno di pancia e non con fredda lucidità. In tanti hanno parlato del famoso cambio nella semifinale playoff col Verona, quando passammo alla difesa a 3. Col senno di poi lo rifarei, anche perchè non mettemmo un giocatore qualsiasi ma Hugo Campagnaro. Ovvero una garanzia. La stessa scelta altre volte in quella stagione portò frutti.... Resta comunque una bellissima cavalcata”

L'ex vice di Pillon in questa stagione ha guidato la Primavera della Viterbese, con la quale ha fatto meraviglie. Ha vinto il campionato e sfiorato la Supercoppa di categoria. “E' stata una bellissima esperienza, venivo da un paio di anni di inattività. Siamo tanti allenatori, bisogna saper attendere con pazienza e la lucidità di farsi trovare pronti ed aggiornati. Ho ricevuto la chiamata della Viterbese a fine ottobre ed ho accettato con molto entusiasmo, conoscevo bene il d.g. Pistolesi e sono stato messo nelle condizioni di iniziare un buon lavoro in un ambiente bello, sano, organizzato. Il settore giovanile è importante a Viterbo e la squadra era forte. E' stata una bella cavalcata in campionato, coronata al meglio con la promozione in Primavera 2, che era poi l'obiettivo societario, e con la valorizzazione di tanti giovani bravi. Ci sono dei 2003 di prima fascia, davvero di ottimo livello. Ci siamo tolti delle belle soddisfazioni, penso anche ad una amichevole a Pescara contro i biancazzurri che militavano nel campionato Primavera 1. Abbiamo fatto una bellissima figura ed anche vinto la partita: proprio in questa occasione ho capito che la mia squadra poteva raggiungere gli obiettivi prefissati. L'unico peccato è non aver messo la ciliegina sulla torta con la conquista della Supercoppa in un triangolare a parte dove sono stati determinanti alcuni episodi. Ma anche questa circostanza abbiamo fatto un figurone”. 

A Pescara si parla di Pesoli come successore di Iervese sulla panchina della Primavera biancazzurra: è ipotesi plausibile? “Non ho avuto contatti col presidente Sebastiani, con il quale vorrei prendere un caffè per salutarlo. Da quando sono rientrato a Pescara non c'è stata occasione, ancora. Sto parlando con la Viterbese, nel momento in cui il presidente deciderà di programmare la nuova stagione avremo un colloquio. La Viterbese mi ha dato una bella chance, quindi in primis una chiacchiera approfondita la farò con loro come è giusto, corretto e professionale che sia”.

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