Pallanuoto

Pescara Pallanuoto, futuro dubbio. Club Aquatico prima squadrà d'Abruzzo

Biente A2 per i biancazzurri, i cugini (B) team principale della Regione

18.08.2020 00:59

La serie A2 per il Pescara Pallanuoto è ormai solo un miraggio. Le speranze di poter partecipare al prossimo campionato, infatti, sono appese ad un filo sottilissimo e dipendono ormai da un gioco di incastri di difficilissima realizzazione. Le prospettive non sono affatto rosee per il club dopo la mancata iscrizione entro il termine tassativo del 10 luglio, causa noto problema Naiadi poi risolto, e la successiva richiesta alla Federazione, inviata via pec ma ancora senza risposta, per poter comunque procedere all'iscrizione. La Fin ha ufficializzato il roster delle squadre partecipanti ai tornei di A1 e di A2 e l'unica speranza ancora in vita per il Settebello di Cristiana Marinelli è dato da un effetto a catena che per il momento non si è verificato. E che a questo punto difficilmente ci sarà.

Con la rinuncia della Sport Management alla A1, scesa a 13 squadre, la Federazione per tornare a 14 team ha chiesto ad alcuni club di A2 se avevano intenzione di fare la A1, con Catania e Anzio che sembravano propensi ad accettare la richiesta, liberando un posto in A2 che sarebbe stato reclamato in primis da Sori e Cus Palermo, che hanno fatto domanda nei tempi prestabiliti, e dallo stesso Pescara che per storia e blasone avrebbe avuto probabilmente la priorità. Catania, in particolare, sembrava poter accettare: ha squadra importante e ambizioni solide e anche le mosse di mercato (l'arrivo ad esempio di Klikovac, uno dei centroboa più forti d'Europa) deponevano a favore della soluzione positiva. E invece gli etnei si sono tirati indietro: resta solo la chance Anzio per le speranze del Pescara, altrimenti la Fin sarà costretta a varare una A1 con un turno di riposo per ogni formazione nel corso della regular season, che partirà il 3 ottobre, mantenendo invariati il lotto delle partecipanti ai due gironi di A2. La situazione si dovrà risolvere entro pochi giorni ma il Pescara deve pensare anche a un piano alternativo. Teoricamente il club di Cristiana Marinelli dovrebbe ripartire dalla serie D o, al massimo, dalla C, ma nelle ultime ore si è aperta una porticina per poter essere ammessi in B.

In tutto questo, c'è anche da fare i conti con la diaspora dei giocatori. Gli stranieri Volarevic, Molina e Stanchi hanno salutato già da mesi è il portierone croato, pescarese d'adozione ormai e membro dello staff tecnico della Nazionale azzurra, si è accasato all'Ortigia. Di Fulvio e Calcaterra hanno richiesta da mezza A2 e da alcuni club della massima categoria e non possono ancora attendere a lungo, esattamente come coach Malara. Un bel pasticcio, insomma.

Al momento, dunque, l'unica squadra di pallanuoto presente a Pescara è il Club Aquatico, fondato dal presidente Riccardo Fustinoni, che ha già fatto richiesta di partecipazione al campionato di serie B nazionale, per il quale già l’anno scorso si era strutturato costruendo una squadra di livello certamente superiore alla categoria anche grazie all’arrivo di 3 giocatori provenienti proprio dai cugini biancazzurri (Sarnicola, Magnante e Provenzano). Considerando i problemi del Pescara, il Club è dunque di fatto la prima società pallanuotistica in Abruzzo ed ha un progetto che include tutti gli sport natatori. Particolare di non poco conto: può contare sulla Piscina Provinciale in gestione diretta, su Le Naiadi in società e sulla piscina estiva del San Marco beach dove si avviano i nuovi talenti. Il progetto della società, che vanta 320 tesserati, 13 allenatori e 22 istruttori, si è strutturato con un consulente tecnico di livello nazionale per ogni settore: Max Di Mito cura il settore nuoto, Carlo Silipo la pallanuoto (con Marco D'Altrui responsabile del settore giovanile) e a fine mese verrà annunciato tecnico nazionale per il Sincro.

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