Prima squadra

E' un Pescara da brividi, ma l'Ascoli va al tappeto (2-1)

Decisivi Busellato e una perla di Memushaj. Clamoroso doppio palo dell'Ascoli al 95'

01.03.2020 12:41

 

A CURA DI ANDREA SACCHINI -

Con una prestazione in crescendo di grande carattere e sostanza ma col brivido finale, il Pescara supera 2-1 l'Ascoli all'Adriatico e tira un sospiro di sollievo in ottica salvezza. Decisivi l'inserimento di Busellato nel primo tempo e soprattutto la meraviglia balistica di Memushaj quasi a fine ripresa. Seppure ancora in convalescenza (prima mezz'ora da brividi) i 3 punti sono l'unica cosa che contano davvero a conclusione di un periodo difficile e avaro di soddisfazioni.

Nel Pescara Legrottaglie per uscire dalla crisi e dai bassifondi della classifica sceglie il collaudato 4-3-2-1 che ha fatto vedere le cose migliori sotto la gestione di Zauri. Davanti a Fiorillo agiscono Zappa, Scognamiglio, Bettella e Masciangelo. A centrocampo Palmiero metodista con Memushaj e Busellato ai lati. In avanti esordio di Clemenza e Galano a supporto di Maniero. Tra le fila dell'Ascoli, mister Stellone sceglie un 4-4-2 classico con il compito di pungere affidato al temibile tandem Scamacca-Trotta. A centrocampo la qualità di Morosini, libero di avanzare e ricoprire un ruolo di atipico trequartista. In difesa spazio agli ex Pucino e soprattutto Gravillon. 

Considerata l'importanza della posta in palio in chiave salvezza, l'inizio del match è tutt'altro che memorabile, con la paura a fare da padrona e il gioco più volte spezzettato per l'atteggiamento subito aggressivo e determinato dei giocatori ascolani. Undici ospite "sopra le righe" e subito a farne le spese il generoso ma sfortunato Maniero, costretto già al cambio dopo una manciata di minuti per un intervento scomposto e scriteriato sul volto dell'ex biancazzurro Gravillon. Fuori l'ex Catania e Bari, dentro Borrelli con la conferma del modulo e dell'atteggiamento di partenza. 

Nessuna traccia del Pescara dalla metà campo in avanti, il primo brivido è creato dall'Ascoli con Morosini, che dopo un decisivo intervento in scivolata di Busellato, al volo nel cuore dell'area di rigore non inquadra di un nulla lo specchio della porta. La posizione di Morosini è fastidiosissima per la difesa adriatica, che traballa e sfiora la frittata al 22': decisivo Fiorillo nel respingere il tentativo del centrocampista adriatico da 2 passi a tu per tu col portiere. Al 25' ancora l'onnipresente Morosini ma il suo tiro al volo termina sul fondo. 

Nel nulla più assoluto, al 31' la prima iniziativa del Pescara è opera di Clemenza, l'ultimo a mollare nel disastro di Crotone, il primo a cercare di dare la scossa con l'Ascoli. Assolo al limite dell'area e conclusione potente che sfiora la traversa. 2 minuti dopo intervento dubbio in area su Memushaj, che viene ammonito per simulazione. Per il centrocampista albanese un giallo eccessivo (le immagini tv che non chiariscono con precisione l'entità del contatto, ndr) ma soprattutto pesante in quanto, da diffidato, salterà la prossima trasferta di La Spezia.

I 2 episodi, seppur estemporanei, svegliano e danno un po' di coraggio al Pescara, più quadrato e in partita rispetto la prima molle mezz'ora.

La prima frazione scivola via senza grandi sussulti, ma al 43' è l'estremo difensore dell'Ascoli a ravvivarla e a "regalare" il vantaggio inaspettato al Delfino. L'ex Virtus Lanciano senza pressione sbaglia il rilancio che diventa preda di Galano, tocco intelligente e delizioso per l'inserimento di Busellato che nel cuore dell'area a tu per tu col portiere non sbaglia: 1-0 e nuovo copione del match tutto da riscrivere. 

L'Adriatico torna a respirare un po' di entusiasmo, ma la gioia del vantaggio dura una manciata di minuti. In pieno recupero contropiede mortifero dell'Ascoli con Morosini (sempre lui e sempre con tempi perfetti per l'inserimento, ndr) che tutto solo libero da marcature gela Fiorillo in diagonale. 

Nella ripresa parte con un piglio diverso il Pescara, pur senza strafare approfittando del calo psicologico e fisico degli ospiti. All'8' Clemenza va a pochi centimetri dal 2-1, inserendosi in area e concludendo di prima uno splendido spunto di Borrelli. Al 13' altra gigantesca palla gol per il Delfino, con un colpo di testa a botta sicura di Bettella che viene salvato sulla linea da Scamacca a portiere battuto. Qualche minuto dopo è il turno di Clemenza, che dai 20 metri non inquadra lo specchio. Nel tentativo di cambiare il match, Legrottaglie toglie dalla mischia Borrelli (subentrato a Maniero in avvio, ndr) e inserisce Bocic. Cambi anche nell'Ascoli: fuori Petrucci e Morosini, dentro Brlek e Ninkovic. Serve un episodio per sbloccare la contesa ed al 35' arriva grazie ad una meraviglia assoluta di Memushaj: il centrocampista albanese, ricevuta palla al limite del lato corto dell'area, a giro disegna una traiettoria all'incrocio impossibile da intercettare per Leali. Al 37' Delfino ad un passo dal 3-1. Discesa irresistibile di Bocic e chiusura col brivido in corner di Gravillon con sfera di un nulla a lato. Nel finale ultimi cambi con Drudi che prende il posto del claudicante Zappa.

Nel finale Galano a giro sfiora il 3-1 ma nell'ultimo minuto di recupero succede l'incredibile con un doppio palo per l'Ascoli prima su lettura sbagliata di Fiorillo su di un tiro-cross, poi sulla carambola dello stesso proprio addosso al portiere pescarese.  

 

PESCARA-ASCOLI 2-1 (primo tempo 1-1)

 

MARCATORI: 43'pt Busellato (P); 47'pt Morosini (A); 35'st Memushaj (P).

PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo; Zappa (36'st Drudi), Bettella, Scognamiglio, Masciangelo; Busellato, Palmiero, Memushaj; Galano, Clemenza; Maniero (9'pt Borrelli - 22'st Bocic). A disposizione: Alastra, Farelli, Campagnaro, Marafini, Crecco, Bruno, Melegoni, Pavone. Allenatore: Legrottaglie.

ASCOLI (4-4-2): Leali; Pucino, Gravillon, Brosco, Padoin; Cavion, Petrucci (23'st Brlek), Eramo (37'st Piccinocchi), Morosini (25'st Ninkovic); Scamacca, Trotta. A disposizione: Marchegiani, Novi Andreoni, De Alcantara, Fenigra, Sernicola, Valentini, Covic. Allenatore: Stellone.

ARBITRO: Livio Martinelli della sezione di Tivoli (Lanotte-Grossi).

NOTE: Presenti sugli spalti circa 4mila spettatori con larga rappresentanza ospite. Ammoniti: Gravillon, Memushaj, Scamacca, Eramo, Drudi, Trotta, Brlek, Cavion. Espulsi: nessuno. Recupero: 2'pt; 5'st.

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