Prima squadra

I numeri parlano chiaro. Ma il colpo di coda è necessario

Girone di ritorno da retrocessione diretta, con 6 punti però la salvezza sarebbe relatà

21.07.2020 00:54

In caduta libera, ma ancora con la prospettiva di una salvezza diretta senza passare per i playout. Il Pescara lavora e spera, a 270 minuti da fine regular season e un calenadario migliore delle altre contendenti. I biancazzurri, a differenza di molte avverasie che avranno scontri diretti delicatissimi, hanno la non impossibile trasferta con il Trapani, che ha un piede e mezzo in B, la gara interna con un Livorno in smobilitazione da settimane e già retrocesso da tempo, un vero e proprio jolly da calare al tavolo salvezza, e la gara di verona con un Chievo che quel giorno potrebbe non aver più nulla da chiedere al campionato.

Ma c'è preoccupazione in casa Pescara, inevitabilmente. Lo spettro playout è ancora concreto e nemmeno si vuole pensare all'Inferno della C in malaugurato caso di accesso agli spareggi e sconfitta. C'è poi da valutare la classifica avulsa in un eventuale arrivo a pari merito di più squadre. Il Pescara è in vantaggio con Cosenza, Juve Stabia e Ascoli, in svantaggio con Perugia e Cremonese e in parità col Venezia (in questo caso il parametro di riferimento sarà la differenza reti)

La condizione fisica non sembra idilliaca e il trend è da retrocessione diretta. Il giorne di ritorno è stato da brividi.

Nella classifica delle 16 giornate del girone già disputate nel girone di ritorno, infatti, il Pescara è terz’ultimo con 16 punti. Peggio hanno fatto solo Perugia con 15 e Livorno 9. Di questi, 13 sono stati conquistati da Legrottaglie in 12 gare (4 vittorie,1 par e 7 sconfitte) e 3 in altrettante gare da Sottil (Zauri lasciò dopo la prima di ritorno, ko con la Salernitana). 16 punti in 16 sfide, dunque, nella seconda parte di stagione,  26 punti in 20 partite con Zauri in panca (19 gara nel girone d'andata, 1 in quello di ritorno).

La testa è a Trapani, contro una squadra ormai spacciata ma che nel girone di ritorno ha cambiato marcia totalizzando ben 22 punti. Tanti, ma non sufficienti per salvarsi o inserirsi negli spareggi. Si paga un girone d'andata da matita rossa e le beghe societarie con punti (2) di penalizzazione. A tal proprosito, però, la società sta predisponendo il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni contro i due punti di penalizzazione inflitti dalla Corte Federale d’Appello per via dei ritardati pagamenti ai tesserati delle mensilità di gennaio e febbraio. A farlo sapere è il Giornale di Sicilia, che aggiunge che il ricorso verrà presentato al Coni entro giovedì prossimo. La decisione del Collegio di Garanzia è attesa comunque prima della conclusione del torneo cadetto. Se il Coni dovesse riconoscere la fondatezza del ricorso lo scenario potrebbe mutare ma intanto i granata sono costretti a vincere le tre sfide ancora in programma, a cominciare da quella contro il Pescara di venerdì. Ecco perchè al Provinciale, dove l'ultima volta i biancazzurri conquistarono la serie A, non sarà un apasseggiata

Sulla panchina siciliana c'è una delle "bestie nere" del Delfino, quel Fabrizio Castori che in passato ha messo spesso il bastone tra le ruote dei biancazzurri. Castori è subentrato a Baldini proprio alla vigilia di Pescara-Trapani di un girone fa, strappando poi un pari per 1-1 all'Adriatico lo scorso 22 dicembre quando i siciliani erano ultimi in classifica  con 11 punti (insieme col Livorno). Il tecnico  ha conquistato 24 punti in 19 partite, un mezzo miracolo, ma non sufficiente a rimettere davvero in carreggiata Pettinari e soci. Il Trapani, nel post-ripresa Covid 19, ha realizzato 12 punti; solo la Cremonese ha fatto meglio facendone 14: con il Pescara confermerà lo stato di forma ottimo oppure no?

 

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