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#AccaddeOggi: Genoa-Pescara 4-1. E il Delfino tornò in B

Il 5 maggio 2013 arrivò a Marassi l'aritmetica retrocessione

05.05.2020 12:36

A CURA DI RICCARDO CAMPLONE - Se il 5 maggio viene ricordato dai tifosi juventini per la vittoria dello scudetto a discapito dell’Inter, i tifosi del Pescara ricorderanno questa data per la retrocessione in Serie B, avvenuto nel 2013 a Marassi contro il Genoa, nello stesso stadio dove un anno prima gli abruzzesi conquistarono la promozione con Zeman.

Una squadra allo sbaraglio quella del Pescara, con tanti stranieri e nessuna esperienza. Prima con Stroppa in panchina, che decise di dimettersi a novembre 2012 dopo la sconfitta di Siena, poi con Cristiano Bergodi sembrava che la società avesse trovato l’allenatore giusto per conquistare la salvezza, grazie ai preziosi successi contro Genoa, Catania e soprattutto all’Artemio Franchi contro la Fiorentina ed il Pescara al quindicesimo posto in classifica a 21 punti, poi il crollo definitivo nel girone di ritorno con soli 2 pareggi, a Palermo e Roma, e l’esonero di Bergodi per poi concludere con il duo Bucchi-Nobili.

La partita: Ballardini parte con il 4-3-1-2 con Berolacci alle spalle di Floro Flores e Borriello a guidare l’attacco rossoblù, Bucchi opta per il 4-2-3-1 con l’ex Sculli ed il giovane Di Francesco alle spalle di Sforzini. Parte bene la squadra di casa con Rigoni, da calcio d’angolo, a cercare Borriello in rovesciata non trova la porta. Si vede anche il Pescara con Rizzo a servire bene sulla sinistra Sculli, cross in area e colpo di testa di Sforzini con la sfera che termina alta sulla porta difesa da Frey. Al 19’ Genoa in vantaggio: calcio di punizione battuto da Matuzalem, lungo spiovente a cercare in area Manfredini, di testa serve bene Floro Flores tutto solo e batte Perin: 1-0. Al 30’ i padroni di casa raddoppiano: lancio lungo di Rigoni a cercare Borriello, controllo con un presunto tocco con il braccio del centravanti si gira e calcia a giro battendo l’estremo portiere biancazzurro. Al 35’ il Pescara trova la rete del 2-1: Zanon mette un buon cross in area, colpo di testa di Sculli che batte Frey, l’ex attaccante genoano non esulta e chiede scusa ai suoi ex tifosi. Primo tempo termina 2-1 in favore del Genoa. Nella ripresa, dopo soli 9’, il Genoa trova la rete del 3-1 con una doppietta di Borriello, servito bene da Bertolacci con l’attaccante ex Milan dal limite dell’area a battere ancora una volta Perin. Al 25’ i padroni di casa chiudono definitivamente la pratica Pescara: sempre Rigoni a pescare in area Borriello, Perin con i pugni allontana la sfera e Bertolacci sigla un gol pazzesco: 4-1. Non succede più nulla e l’arbitro Gervasoni della sezione di Mantova chiude il match, il Genoa conquista 3 punti fondamentali in chiave salvezza mentre il Pescara retrocede in Serie B con 3 giornate d’anticipo. Da segnale nel settore ospiti William Gelsumino, unico supporter della squadra abruzzese presente al Marassi di Genova.

TABELLINO:

GENOA-PESCARA 4-1 Marcatori: 19’ Frey (G), 30’ Borriello (G), 35’ Sculli (P), 49’ Borriello (G), 70’ Bertolacci (G)

Genoa (4-3-1-2): Frey; Granqvist, Portanova, Manfredini, Antonelli (74’ Moretti); Rigoni, Matuzalem, Vargas (58’ Tozser); Bertolacci; Floro Flores (60’ Immobile), Borriello. Allenatore:Davide Ballardini Ballardini

Pescara (4-3-2-1): Perin; Zanon, Cosic (58’ Bianchi Arce), Capuano, Balzano; Togni, Rizzo; Cascione (85’ Bjarnason), Sculli, Di Francesco; Sfrorzini; Allenatore: Christian Bucchi

Arbitro: Gervasoni della sezione di Mantova

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