Prima squadra

Palmiero: "A Pescara per il grande salto"

Così il play a Il Centro: "Mi manda Insigne"

14.09.2019 08:54

A Cosenza sarà il grande ex tra gli 8 ex del match (3 nel Pescara, 5 nel Cosenza), ma Luca Palmiero guarda al futuro con grandi ambizioni. Lo ha fatto capire durante una diretta Facebook de Il Centro nella quale è stato protagonista. Ecco alcuni spunti tra quanto raccontato dal giocatore nella bella intervista al quotidiano: abruzzese:


Palmiero, lei è l’erede di Brugman lo sa?
«Gaston è stato capitano e bandiera del Pescara. Cercherò di non far sentire la sua mancanza».
Come mai ha scelto Pescara?
«Questa è una piazza importante, c’è grande visibilità e ci sono progetti ambiziosi. Ho scelto questo club perché in tanti sono partiti da qui per poi spiccare il volo».
Lorenzo Insigne cosa le ha detto di Pescara?
«Anche lui mi ha consigliato Pescara. Mi ha parlato benissimo della sua esperienza in biancazzurro (nel 2011-2012, ndr), invogliandomi a venire qui, anche se avevo già le idee bene chiare».
Domenica tornerà a Cosenza da grande ex . Emozionato?
«Molto. Lì ho vissuto due anni splendidi con una promozione in B e poi la salvezza in cadetteria, sfiorando i play off».
Il presidente del Cosenza, Guarascio, in estate ha fatto di tutto per riportarla in Calabria ed è rimasto un po’ male quando lei ha firmato con il Pescara.
«Con lui ho un bel rapporto. Il calcio è fatto di scelte e vanno rispettate. Nutro grande stima nei suoi confronti e non credo che i rapporti si siano incrinati».
Si aspetta applausi o fischi allo stadio San Vito?
«Non saprei. Se dovessi ricevere dei fischi sarebbe normale, perchè il tifoso ragiona di pancia e ci può stare che io prenda dei fischi. Tuttavia, non cambierebbe l’affetto che provo verso i tifosi del Cosenza, nonostante non giochi più lì. Mi auguro, però, di essere accolto dagli applausi».
Che partita sarà quella di domenica?
«Il Cosenza ci tiene a vincere in casa e, conoscendo anche Braglia, la tensione tra i rossoblù sarà altissima. Prevedo ritmi altissimi».
Che obiettivi ha il Pescara?
«Fare un campionato importante, provando a centrare i play off».
Di Zauri che pensa?
«Ha dei bei concetti di gioco e ti lascia lavorare serenamente. È una persona equilibrata».
In città come si trova?
«Alla grande. Qui c’è tutto, mare e montagna. Si mangia bene ed è tutto a portata di mano. È una città a misura d’uomo, rispetto a Napoli è tutto più semplice perché non c’è caos».
 

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