Prima squadra

Bellini: "Sogno la A col Pescara"

Così il centravanti sudamericano a Il Messaggero

07.02.2019 01:00

Santiago Bellini ed un sogno chiamato Serie A "in sella" ad un Delfino. Il centravanti sudamericano, in prestito con diritto di riscatto dal Wanderes Montevideo, vuole conquistarsi spazio e contribuire, a suon di gol, alla scalata dei biancazzurri.

Così l'attaccante classe 1996 a Il Messaggero ed. Abruzzo: "E' una responsabilità importante, ma tutti gli attaccanti vogliono fare gol. E' anche il mio obiettivo. Ho un sogno: giocare in serie A, e farlo con il Pescara. Sarebbe bellissimo per me e per i miei compagni. Già conoscevo questo club: Torreira è stato mio compagno di squadra, e anche Elizalde è stato mio compagno nel Wanderers. Da loro ho avuto referenze molto positive, una società in cui potrò giocarmi le mie chance per fare un salto nella mia carriera. Spero di soddisfare le aspettative di tutti e segnare più gol possibili".
Giocare in Italia, un sogno che si realizza. "In Uruguay si guarda molto calcio italiano. Quand'ero ragazzino ammiravo Zlatan Ibrahimovic, un punto di riferimento nel mio modo di giocare. E' lui il mio idolo. L'obiettivo è fare del mio meglio per essere all'altezza di questa squadra ed essere a disposizione"..

E poi: "Pillon? Lo conosco da poco tempo, ma mi è sembrato subito un allenatore molto bravo. Mi ha dimostrato di essere una gran persona e di tenere tutti in considerazione. Appena sono arrivato è venuto a chiudermi come stavo, mi ha chiesto spesso come mi sento: non è da tutti comportarsi così con un nuovo giocatore. Il suo modo di fare mi sta dando già fiducia in vista di quello che dovrò fare con il Pescara". Il primo obiettivo è stato raggiunto: perdere i chili in eccesso. "Da noi il campionato è finito a novembre, per questo quando sono arrivato qui, a metà dicembre, ero nel bel mezzo delle vacanze... Poi mi ha chiamato il presidente Mesa e mi ha proposto di venire: ho fatto la valigia e sono partito immediatamente. Avevo tre, quattro chili in più rispetto al mio peso forma, ma li ho già smaltiti. Ho lavorato con il Wanderers che stava iniziando il precampionato, adesso sono pronto".

A Pescara ha scelto la maglia numero 13: «Il mio numero fortunato, ha detto presentandosi ai tifosi". Tre anni fa, estate 2015, quando Santiago aveva ancora 18 anni, il Betis Siviglia arrivò fin nella capitale uruguaiana per assicurarsi il suo cartellino: accordo fatto per il 50% del giocatore con un altro anno di prestito al Wanderers. Un groviglio burocratico tra i rappresentanti dell'attaccante fece saltare l'affare. "Era tutto confermato: avevo firmato anche un precontratto. Rimasi molto deluso racconta il gigante di 195 centimetri. Ci fu un problema tra i miei rappresentanti, che non definirono nel modo giusto le cose e si bloccò tutto. Mi sembrò un incubo, ma non ci misi molto a dimenticare quella storia. Mi sono rialzato da tempo e ho già ricominciato a correre per la mia carriera".

 

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