Prima squadra

Foggia-Pescara 1-1, le pagelle dei biancazzurri

Top e flop di giornata

11.02.2019 11:07

A CURA DI CLAUDIO ROSA 

Limita i danni il Pescara di Bepi Pillon che, nel pomeriggio domenicale in terra pugliese, riesce a rimontare l’iniziale vantaggio foggiano, grazie alla ritrovata vena realizzativa di Mancuso. Non arriva quindi il primo successo del nuovo anno, ma era importantissimo quanto meno smuovere la classifica dopo la pesante sconfitta col Brescia.


Fiorillo 7: come al solito, è tra i migliori. È miracoloso al quindicesimo quando si trova 1vs1 con Iemmello, salvando la retroguardia biancazzurra. Si supera nel secondo tempo, sempre sul numero 9 rossonero, respingendo il suo tiro in maniera ‘anti convenzionale’ con i piedi, ma risultando estremamente efficace. Incolpevole sul gol.

Ciofani 5: sbaglia completamente l’approccio alla gara, sbaglia molto ed una sua palla persa rischia di aprire le vie del gol a Kragl. Non riesce a cambiare ritmo alla sua partita, spegnendosi lentamente col passare dei minuti.

Campagnaro 5.5: torna finalmente in campo dopo un lungo periodo di assenza, ma fa più male che bene. Apre il match con una disattenzione enorme, non riuscendo a leggere il taglio di Iemmello, sul quale poi è prodigioso Fiorillo. Resta sempre molto macchinoso, completando un primo tempo da incubo quando si fa saltare di netto da Deli in occasione del gol del vantaggio. Deve ritrovare al più presto la condizione, perché questo Pescara ha assolutamente bisogno del vero Campagnaro.

Scognamiglio 6: tutto sommato una prestazione sufficente per il difensore abruzzese, il migliore della retroguardia. Resta sempre ordinato e non va mai troppo per il sottile, facendo di fatto una prestazione concreta, con solo qualche sbavatura qua e la.

Balzano 5.5: senza infamia e senza lode oggi il terzino di Pillon, alle prese con un avversario ostico come Galano. Lui lo sa e tende a restare molto controllato in fase di spinta, forse troppo.

Memushaj 6: dopo una serie di brutte prestazioni, si riscatta l’albanese che riesce finalmente a dare quel giusto mix di qualità e quantità. Si accende nel secondo tempo, quando si rende pericolo con un tiro a giro, di poco fuori, ma è in veste di assistman che crea la miglior palla gol del Delfino, servendo magistralmente Brugman al centro dell’area.

Brugman 5.5: non di certo la partita dei sogni per l’uruguaiano che, in maglia biancazzurra, ha vissuto pomeriggi migliori. Nel complesso non fa una brutta prestazione, pur non riuscendo ad accendersi in fase di possesso, ma sul suo voto pesa soprattutto la - difficile - palla gol non convertita nei minuti finali che avrebbe consegnato la vittoria al Pescara.

Melegoni 5: dalla cessione di Machin sta cominciando a trovare parecchio spazio ma, fino a questo momento, fatica ad impressionare. Impalpabile nel pomeriggio di Foggia, tra una fase difensiva fuori le proprie corde ed una offensiva vaga. (dal 68esimo Crecco 5.5: Pillon lo inserisce per passare al centrocampo a 4 in linea, salvo poi tornare sui suoi passi qualche minuto dopo. Dal canto suo, Crecco non regala grandi cose, a parte un’ottima corsa ed un pallone al loto della porta che poteva essere gestito diversamente).

Marras 6: forse troppo, ma è fa premiare l’impegno di questo ragazzo. Anche in auesta partita, da l’impressione di essere il più pericoloso tra i suoi, ma non riesce mai a concretizzare in fase offensiva. È vero, continua a pesare lo zero nella casella gol, ma bisogna restare fiduciosi. (dall’80esimo Bruno sv).

Mancuso 6.5: per sessanta minuti insufficiente, poi un lampo gli cambia la partita. Subisce, con una certa scaltrezza, il fallo dentro l’area di Billong - che lo aveva completamente annullato nei precedenti minuti - e con freddezza realizza il rigore. Dalla rete in poi si rivitalizza, ma non riesce a portare i tre punti al Pescara.

Monachello 5.5: si rende subito pericoloso al ventesimo quando, da posizione impossibile, cerca il tocco vincente beffando Leali, ma la palla viaggia sulla linea di porta, senza oltrepassarla. Avrebbe un’altra occasione nel primo tempo quando recupera un ottimo pallone su Martinelli, ma inspiegabilmente cerca il tiro da trenta metri anziché dialogare con Mancuso. Nella seconda frazione di gioco fatica a rendersi pericoloso, non trovando il cambio di marcia neanche dopo il pareggio biancazzurro. (dall’85esimo Del Sole sv).

All. Pillon 6: sufficienza di fiducia per il tecnico dei biancazzurri. La trasferta era assai complicata, sia per il campo del Foggia tutt’altro che scontato, che per il periodo nero vissuto dal Pescara in questo inizio di 2019. La prima vittoria nel nuovo anno stenta ancora ad arrivare, ma un pareggio in rimonta in queste condizioni non è assolutamente da buttare.
Da qui però bisogna riportare, trovare al più presto i tre punti e restare aggrappati al treno di testa, per non interrompere un sogno utopico ad inizio stagione, ma dannatamente bello.

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