Rubriche

Zeman's Karma 2017-18

Tra precampionato e mercato, tante le differenze dello Zeman bis con la cavalcata del 2011

12.09.2017 10:30

Torna una delle fortunatissime rubriche di PescaraSport24, quella in collaborazione con gli amici del Gruppo Zeman : "Zeman's Karma". Quest'anno lo spazio è curato da Salvio Imparato,  elemento di spicco del laboratorio culturale ispirato ai principi zemaniani. Il suo predecessore, Salvatore Piedimonte, ci terrà compagnia e ci offrirà la sua competenza in altra veste ma... sarà una sorpresa! Stay tuned and. ..

Buona lettura! 

Per il miracolo compiuto sei anni fa, erano ovviamente alte le aspettative per questo nuovo corso del Boemo qui a Pescara. Inevitabili i paragoni con il passato, ma gli obblighi di mercato e alcuni obiettivi sfumati hanno costretto Zeman a costruire la sua idea con caratteristiche diverse dal primo Pescara. Non ci sono interpreti come Insigne e Verratti, non c’è la base solida della vecchia guardia come erano Sansovini, Zanon, Capuano, Cascione e non ci sono profondi conoscitori del calcio Zemaniano come Anania, Kone e Romagnoli. Questi dettagli si sono tradotti sul campo in difficoltà certo, ma hanno anche mostrato il lavoro e le intuizioni di Zeman, apparso molto determinato, sia tatticamente che mediaticamente. Sa che l’ambiente pretende l’immediata risalita in serie A, e per provarci con gli uomini che ha a disposizione ha puntato in primis sul mettere le cose in chiaro: “Chi segue il calcio sa che questa squadra non può essere favorita”. Una dichiarazione forte, ma mirata ad alleggerire il carico di pressione sui tanti ragazzi in rosa, non ha voluto disilludere nessuno anzi, vuole vincere, sente di poterci riuscire attraverso il suo calcio. Infatti sta sperimentando in continuazione, offre ai calciatori la possibilità di mettersi in mostra, per testare le qualità umane e calcistiche, chi sbaglia è sostituito o è fuori (vedi Capone, Coulibaly e Zampano), strategia efficace a sottolineare che non c’è tempo da perdere, la crescita deve essere veloce e i concetti vanno assimilati il più presto possibile. Interessante osservare come ha scelto di sviluppare la sua idea di gioco, già nella gara di Tim Cup, Pescara-Triestina , mi incuriosì la scelta di puntare su tre registi a centrocampo, soprattutto Brugman, falsa mezz’ala sinistra, se così si può dire, a fare a tratti il play e a tratti il trequartista, utile nella fase di costruzione, supportando la catena sinistra favorendo gli inserimenti e i tagli dell’ala e le sovrapposizioni del terzino. Potrebbe essere una delle novità tattiche di questa stagione e dimostra che Zeman sa reinventare se stesso.

I nuovi protagonisti di Zemanlandia

Per ora il campionato racconta di una mentalità offensiva già nel DNA, micidiale quando la squadra riesce a restare alta e corta, ma molto vulnerabile quando si abbassa e si allunga, evidenziando una scollatura tra centrocampo e difesa che concede troppo spazio all’avversario. Su quest’ultimo difetto si sta già discutendo molto (se la difesa continua ad abbassarsi troppo, forse vedrei meglio Fiorillo tra i pali ndr), per questo vorrei concentrarmi su quello che Zeman riesce ancora a fare meglio di tutti, scoprire, lanciare giovani e dare un seconda possibilità a chi non è riuscito ad affermarsi. L’alchimia tra Pescara e il Maestro di Praga infatti non tradisce, e regala ancora spazio a nuovi protagonisti nella favola Zemanlandia. Del Sole e Pettinari sono solo gli ultimi, per ora, di una serie di suoi capolavori e si spera lo diventeranno anche Ganz, Mancuso, Mazzotta, Pigliacelli etc, i presupposti ci sono tutti. Il Karma di Zeman in riva all’adriatico è stato simbolo di tante rivincite, una delle prime fu quello 0-3 a Brescia, contro la sua ex squadra, brutta esperienza del 2006, dopo quella vittoria, la classifica e il sorriso sornione di Zdenek, furono il viatico per le ambizioni del Delfino, e sabato all’Arechi c’è la Salernitana, una vecchia amarezza, un successo li e una vittoria contro l’Entella, potrebbero, con 6 punti in 4 giorni, catapultarci in un’altra cavalcata, e nel caso non si dica che: ” Zeman ha vinto perché aveva i campioni”.

Salvio Imparato

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