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Sottil: "Dobbiamo continuare a credere nella promozione"

Il baby di proprietà Fiorentina vuole un finale di stagione al top

21.03.2019 00:54

Gli addetti ai lavori gli pronosticano un futuro roseo, ma la scalata al calcio che conta passa inevitabilmente da un finale di stagione al top in maglia Pescara. Il figlio d'arte Riccardo Sottil a gennaio ha deciso di lasciare la Fiorentina per farsi le ossa in serie B. Il ds viola Pantaleo Corvino lo avrebbe tenuto volentieri, così come il tecnico Stefano Pioli, che nel girone di andata lo ha gettato nella mischia nei minuti finali contro la Sampdoria e la Lazio. Ma la possibilità offerta dal Pescara di essere già protagonista in B ha prodotto il trasferimento in prestito semestrale.

Nei gironi scorsi, prima della gara col Cosenza, il giocatore è stato ospite nella redazione del Centro per una diretta Facebook. Ecco le sue principali dichiarazioni al quotidiano abruzzese

Come è nata la trattativa con il Pescara?
«Avevo voglia di fare un’esperienza altrove. La Fiorentina voleva tenermi, però poi mi ha lasciato andare in prestito e quando è arrivata la chiamata del presidente Sebastiani c’è stato poco da riflettere. Il Pescara avrebbe voluto prendermi per 18 mesi, invece il ds Corvino ha preferito darmi per cinque. A giugno vedremo se potrò restare qui. Mi piacerebbe, a Pescara si sono affermati tanti giovani che oggi vediamo in serie A, come Insigne e Immobile, o in big d’Europa come Verratti. È la piazza giusta per crescere». 
Il ritiro con la Fiorentina e il debutto in A con Pioli. Cosa le resta?
«È stata un’esperienza utilissima. Quando hai la chance di allenarti con i grandi devi maturare in fretta, sia a livello tattico che comportamentale. Giocare accanto a calciatori del calibro di Chiesa, Pezzella, Simeone, Veretout e tanti altri. Mi è servito molto. Sono stati mesi bellissimi e ho avuto anche avuto la fortuna di debuttare in A».
A Firenze la paragonano a Chiesa.
«Sì, più o meno abbiamo le stesse caratteristiche, ma io sono agli inizi, mentre lui, nonostante sia giovanissimo, è già uno dei migliori in Italia. Pioli? È un allenatore di grande spessore e una persona perbene. Devo solo ringraziarlo per la fiducia, mi ha fatto crescere a livello umano e caratteriale».
E Pillon?
«Tecnico bravissimo, per noi è quasi un padre, anche se deve esserci sempre un po’ di distanza e il rispetto dei ruoli. Dà tanti consigli ai giovani e lo stesso fanno i compagni più esperti. L’anno scorso Pillon ha salvato il Pescara da una situazione molto pericolosa e quest’anno sta guidando la squadra nelle prime posizioni di classifica sin dall’inizio del campionato. I risultati parlano per lui».
Le piace Pescara?
«Molto. Non ho la patente e per questo motivo ho preso casa in centro. Mi sono ambientato subito e spero di farmi apprezzare dai tifosi e di ripagare sul campo la fiducia della società». 
Credete ancora alla promozione diretta?
«Certo, perché non dovremmo? I distacchi sono colmabili e ci sono tante altre partite da giocare».
A soli 19 anni tante esperienze in giro per l’Italia seguendo suo padre Andrea.
«Sì, lui ha voluto sempre la famiglia al seguito. Ho iniziato a giocare nella sua scuola calcio a Catania. Durante un torneo a Torino mi notò la Juventus e mi prese». 
Uno juventino in una famiglia di tifosi del Torino.
«Sì, mio zio Alessandro era un ultrà granata, mio nonno un grande tifoso e mio padre ha giocato nel Toro. Ma alla Juventus non si può dire di no. Poi, dopo qualche anno, si è aperta la possibilità di andare al Torino e ho accettato. Il mio idolo, però, resta Ronaldo».
Differenze tra Juve e Toro?
«La Juve spende cifre alte per il settore giovanile. Il Toro ha un budget nettamente inferiore, anche se storicamente ha avuto un vivaio florido. In generale, lo spirito granata è battagliero, il vecchio cuore granata...».
A maggio inizierà il Mondiale under 20. Ci sarà Sottil tra i convocati?
«Lo spero, indossare la maglia della Nazionale è sempre molto emozionante. Ma la convocazione passa per quello che si fa nelle squadre di club e io devo pensare esclusivamente ad allenarmi bene con il Pescara. Siamo pronti per lo sprint finale verso la serie A».

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