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Verso Pescara - Pro Vercelli: piemontesi rimaneggiati ma..

16.11.2017 00:58

A CURA DI CLAUDIO ROSA

Momento delicatissimo in casa Pescara, con gli abruzzesi che non vincono da 4 partite. Sabato, all’Adriatico, saranno fondamentali i tre punti per dare nuovamente lustro ad una stagione che stenta a decollare. Contro però ci sarà la Pro Vercelli, una delle squadre più in forma del campionato.

PESCARA-PRO VERCELLI, UMORI OPPOSTI

Un mese, quello di Novembre, da incorniciare per la Pro Vercelli che nelle due sfide disputate sin qui ha raccolto in massimo a disposizione. Non di certo una formalità dato che i piemontesi venivano da un ottobre da incubo, in cui erano stati portati a casa solo 5 punti sui 15 possibili. In più, dopo il largo successo sul campo del Perugia all’ottava giornata (1-5), non erano arrivate più vittorie. Ecco quindi perché le ultime due partite assumono un’importanza ancora maggiore: la prima, col Novara, si commenta da sola. Battere la rivale nel derby è sempre un qualcosa di speciale per i tifosi, indipendentemente dalla classifica. La seconda, invece, con l’Empoli porta con sè un significato ancora maggiore, una consapevolezza dei propri mezzi che forse i vercellesi avevano un po’ smarrito dopo il brutto inizio di campionato. Emblematiche, sotto questo punto di vista, sono le parole del presidente Secondo: “Abbiamo affrontato forse la squadra più forte del campionato. Ho visto in campo quattordici giocatori stratosferici, credo che tutti abbiano fatto benissimo, anche i subentrati. Andremo a cercare tre punti anche a Pescara, un’altra squadra difficile e importante. Tre vittorie di fila non le abbiamo mai fatte in Serie B, ci proveremo”.
Già, perché grazie a questi risultati i piemontesi sono usciti dalla critica zona retrocessione toccando quota 16 punti, solo uno in meno del Pescara. Il tutto frutto anche del cambio in corsa del modulo con Grassadonia che, da buon allievo di Zeman, dopo un inizio difficile col 352 ha preferito adottare il 433.
E sabato sarà sfida dunque anche in panchina, con il boemo che lanciò proprio in prima squadra al Foggia, nel lontano 1992, il giovane difensore campano che, dopo una buona carriera da calciatore ha deciso di rimettersi in gioco: prendendo spunto dal proprio mentore che gli fece assaporare per la prima volta i campi di Serie A, Grassadonia ha cominciato la propria avventura in panchina, arrivando quest’anno su quella della Pro Vercelli.

PRO VERCELLI, TANTE ASSENZE COL PESCARA

Nonostante tutte le premesse fatte sin qui, Grassadonia non può certamente essere tranquillo in vista della sfida col Pescara. Oltre alla difficoltà delle partita in sé, il mister della Pro Vercelli dovrà anche fare i conti con i tanti indisponibili per questa partita: mancheranno infatti gli infortunati Jiday e Rovin, a cui si sono aggiunti Germano, Bifulco, Vajushi e Vivas, tutti e quattro da valutare per sabato. Oltre a loro, non ci saranno anche Giuseppe Vives e Carlo Mammarella, fermati dal giudice sportivo per un turno. Forse l’assenza più importante è proprio rappresentata dal 35enne abruzzese che salterà il ritorno a casa. Il terzino ha rilasciato in esclusiva per Pescarasport24 (CLICCA QUI) parole al miele per il Pescara: “Credo abbiano fatto bene a rifondare la squadra. Quando si cambia si sa che occorre tempo per cercare di capire quello che vuole l’allenatore. Noi invece siamo ripartiti da una base di quei quattro o cinque giocatori con l’età avanzata, me compreso, su cui poi è stata costruita una compagine completamente rinnovata. Anche l’allenatore è nuovo ed ha un concetto di calcio molto propositivo volto a giocare palla a terra e a non buttare mai la sfera. Sabato sarà sicuramente una partita bella, aperta e divertente. Poi si sa, nel calcio la fanno da padrone gli episodi”.
Un po’ di rammarico forse ci sarà, non potendo scendere in campo causa squalifica, con Grassadonia che dovrà necessariamente correre ai ripari per modellare il proprio 11 anti-Pescara.

I PRECEDENTI -Quello dell’Adriatico è infatti un campo stregato per i piemontesi che negli unici due precedenti storici non hanno mai raccolto punti: la prima sfida si giocò nel 2015, con Marco Baroni sulla panchina del Delfino. Fu Caprari, con un tiro da fuori, a regalare il successo ai biancazzurri. L’1-0 si ripeté anche l’anno successivo, nell’altra ed ultima sfida tra le due formazioni. Quella volta il gol vittoria fu di Forte, ed i tre punti andarono nuovamente ad un Pescara che conquistò a fine stagione la promozione in Serie A al termine dei playoff.

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