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Qui Crotone: gli Squali calabresi aspettano il Delfino

Il focus sui pitagorici

20.02.2020 09:49

A CURA DI CLAUDIO ROSA

Per una squadra che punta alla promozione anche un singolo stop può essere un avvertimento, un segnale. È quello che sta succedendo al Crotone, che nella sfida di domenica contro il Pescara cercherà di scacciare via i propri demoni.

CROTONE, ANCORA QUALCOSA DA SISTEMARE.

È iniziato così il 2020 del Crotone, sulle montagne russe. Se il 2019 aveva lasciato più di qualche certezza – come possono le tre vittorie consecutive di fine dicembre – è arrivato l’anno nuovo a scombussolare tutti i piani. Il successo di Cosenza aveva lasciato presagire solo cose positive, eppure gli inaspettati stop contro lo Spezia nello scontro diretto e, soprattutto, Empoli – partito a diesel ed ora sempre più in crescita – hanno iniziato a mettere più di qualche dubbio alla squadra di Stroppa. Al momento siamo a tre sconfitte in cinque partite tra gennaio e febbraio, compresa l’ultima con la Juve Stabia. Eppure, vietato gridare ad inutili allarmismi in casa Crotone: i rossoblù sono infatti saldamente ancorati al treno playoff, forti del loro quarto posto. Escluso il Benevento, che fa ormai campionato a sé, la seconda piazza libera per la promozione diretta è attualmente contesa da Spezia e Frosinone, a quota 40. Tre sole lunghezze più in giù e troviamo il Crotone, che sta però iniziando ad avvertire questa marcia spezzettata e traballante. Come se non fosse in grado di fare quell’ultimo step. I problemi ci sono, ma sono più di contorno a dirla tutta: ci troviamo comunque di fronte al secondo miglior attacco del campionato, a cui va però aggiunta anche una delle peggior difese. Ben 30 i gol subiti in sole 24 partite, solo il Pordenone (32) ha fatto peggio tra le squadre attualmente in zona playoff. Resta dunque qualche accorgimento da fare, ed anche il mercato ha sicuramente portato qualcosa di buono a mister Stroppa: nel complesso, la rosa è stata migliorata, visti gli arrivi di Jankovic, Gerbo e Armenteros. Le carte in regola per far bene dunque ci sono tutte, bisogna solo scendere dalle montagne russe.

CROTONE, STROPPA CONTRO IL SUO PASSATO

Lo aveva detto nel 2013, quando allenava la panchina dello Spezia: “Quella col Pescara è una partita come le altre, non mi cambia nulla”. Eppure, Giovanni Stroppa sa che non è una partita come le altre, contro quella squadra che lo fece debuttare da allenatore in Serie A, e che lo vide lasciare da uomo vero con la rosa – ad onor del vero – fuori dalla zona retrocessione al momento delle dimissioni. Non sarà come l’Adriatico, certamente, ma sicuramente Stroppa vorrà fare bene contro quei colori che dal sogno si sono presto trasformati incubo. E lo farà probabilmente con lo stesso undici visto contro la Juve Stabia, salvo qualche modifica dell’ultimo minuto. In porta dunque Cordaz, con Cuomo, Marrone e Cuardo a completare la linea a tre; a centrocampo Mazzotta e Molina favoriti sulle fasce, con Barberis al centro e Crociata e Benali ai suoi lati; davanti confermata la coppia Nwankwo-Armenteros.

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