Prima squadra

Palle inattive: ecco perché da "Tallone d'Achille" possono diventare un punto di forza

I nuovi arrivati consentono di trasformare una lacuna in una risorsa

20.08.2018 00:27

Uno degli atavici problemi del Pescara può diventare finalmente una risorsa. Parliamo delle palle inattive, situazione di gioco dalla quale nel calcio moderno scaturiscono il 70% circa dei gol (statistica confermata anche di recente con Russia 2018). Il Delfino ha sempre avuto un problema grande con gli sviluppi da palla inattiva, sia a livello difensivo (tanti, tantissimi i gol incassati negli ultimi 8 anni) sia a livello offensivo (marcature con il contagocce).

Ma la stagione 2018-19 promette una netta inversione di tendenza in merito, non solo perché mr Pillon da fine anno scorso cura in modo specifico tale situazione ma anche per la composizione della nuova rosa. Sono infatti arrivati interpreti che possono essere considerati degli specialisti, ad esempio Scognamiglio che ha molta confidenza con il gol dagli sviluppi dei calci da fermo e troneggia nella propria area di rigore a liberare la zona dalle insidie. Ma anche Matteo Ciofani è abile in tal sanso e si aggiunge alle capacità di Gravillon, Perrotta e Campagnaro che hanno dimestichezza negli inserimenti offensivi e nella marcatura. Il recuperato Cocco e Monachello sono inoltre due elementi sui quali poter fare affidamento, come Crecco che è davvero bravo negli inserimenti. 

Ma per palle inattive possiamo intendere anche I calciatori di punizione. Ed in questo senso il Pescara ha due specialisti invidiati da tutta la categoria,  ovvero Capitan Brugman e Machin. Palle inattive: da "Tallone d'Achille" a punto di forza e risorsa? Sarà il campo a dirlo, ma sulla carta le premesse sono davvero confortanti ...

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