Prima squadra

Pescara-Ascoli, le pagelle dei biancazzurri

Brugman in gol, Mancuso spreca dagli undici metri

25.11.2018 22:29

A CURA DI DANIELE BERARDI

Pareggio amaro per un Pescara sprecone nel primo tempo e alquanto superficiale nella ripresa. Il blackout dei ragazzi di Pillon, tra il vantaggio di Brugman e la rete di Ardemagni, spegne l'entusiasmo dei biancazzurri che comunque (ed è bene ribadirlo) restano al secondo posto in classifica. Mancuso spreca un penalty e un  altro paio di ghiotte chances al cospetto di un Lanni davvero insuperabile all'Adriatico. Neppure la superiorità numerica, generata dalla doppia ammonizione di D'Elia, scuote il Pescara nell'ultimo quarto di gara. Tanto rammarico e altrettanti rimpianti. Il Delfino conferma la tradizione negativa contro l'Ascoli (l'ultima vittoria risale al 2011), mentre la squadra di Vivarini può ritenersi soddisfatta dopo una prestazione solida e gagliarda. Ecco le pagelle del match:

Fiorillo 6,5: risponde presente in due frangenti chiave: la girata di Ardemagni da corner e il pericoloso flipper in area piccola innescato da un liscio di Gravillon. Costretto a capitolare a tu per tu col bomber ex Avellino. L'estremo difensore genovese non può nulla sul pallonetto del numero 32 e l'Ascoli agguanta il pari. 

Balzano 6: prestazione piuttosto accademica e priva di sussulti. Spinge poco e ad intermittenza. Non soffre più di tanto le incursioni dei marchigiani. Partecipa al calo di concentrazione nella seconda frazione, culminato col pareggio di Ardemagni. Prova a dare il suo contributo in occasione del forcing finale, ma senza successo. 

Gravillon 6: la prestazione sarebbe globalmente oltre la sufficienza, condita dai soliti esuberanti recuperi difensivi e dalle solite uscite palla al piede negli uno contro uno. Ma paga anche lui dazio in occasione della rete dell'Ascoli, accorciando con troppa superficialità sul neo entrato Rosseti, che al primo pallone della sua partita manda in porta Ardemagni, senza che l'ex Inter riesca a schermagli la linea di passaggio.

Perrotta 5: nervoso e fin troppo confusionario sia in fase di costruzione che in fase di non possesso. Tenta l'intervento in scivolata su Ardemagni dopo l'ottima imbucata di Rosseti, ma finisce per lasciarsi saltare troppo agevolmente, lasciando Fiorillo inerme di fronte all'ariete di Vivarini.

Del Grosso 6: anche per lui partita piuttosto accorta come il collega della corsia di destra. Dalle sue parti staziona spesso il vivace Frattesi che lo mette in difficoltà in qualche circostanza, ma l'ex Atalanta attinge a piene mani dal suo bagaglio d'esperienza e se la cava come può. Mancano come il pane i suoi soliti traversoni tagliati a centro area: quest'oggi non è riuscito ad occupare con costanza la metà campo avversaria.

Brugman 6,5: anche per il capitano biancazzurro un pomeriggio piuttosto incolore, fino alla perla luccicante sganciata da fuori area al quinto minuto della ripresa. Invito di Mancuso e destro radente che non lascia scampo a Lanni, fino a quel momento capace di calamitare qualsiasi pallone vagasse dalle sue parti. Piuttosto impreciso soprattutto nella prima frazione, si riscatta ampiamente a ridosso dell'intervallo. La sua rete, però, è pura illusione. Risucchiato anche lui nel marasma bianconero dell'ultimo terzo di gara.

Machin 6: primo tempo da giocatore vero, con sterzate in surplace e dribbling nello stretto di altra categoria. Guida l'assedio dei suoi alla porta bianconera. Nella ripresa cala senza preavviso sparendo dal vivo del gioco. Sostituito da Cocco, nel finale, per aumentare i centimetri in area avversaria (dall'87' Cocco s.v.)

Memushaj 5,5: impegna anche lui Lanni con un colpo di testa da pochi passi, ma trova la grande risposta del numero uno bianconero. Insegue Cavion a tutto campo, finendo per limitarne le incursioni. Di contro, fatica ad esprimersi con continuità a ridosso dell'area avversaria e la manovra dei biancazzurri patisce l'assenza della sua 'garra' soprattutto nella seconda frazione di gioco. Leggermente sotto tono rispetto a come ci ha abituati.

Mancuso 5: prestazione da matita blu. Ha sui piedi l'80% delle occasioni biancazzurre, ma spreca tutto malamente complice il pomeriggio di grazia di Ivan Lanni. Fallisce anche dagli undici metri, nella prima frazione, calciando basso e angolando un tiro che, tuttavia, trova la splendida risposta del portiere bianconero. Col passare dei minuti ne fa una questione personale, ma contro la saracinesca marchigiana oggi non ce n'è. Partita da archiviare al più presto per il bomber di Pillon.

Marras 6: si vede pochino, in avanti, rispetto al solito. Centellina le scorribande sulla fascia, ma quando si accende trova tempo e modo di spedire negli spogliati il povero D'Elia, costretto al doppio giallo. Impreciso nel momento clou, porta a casa la pagnotta con i soliti ripiegamenti da quattrocentista. Richiamato in panchina per far spazio al più offensivo Del Sole (dal 77' Del Sole 5,5:  stavolta non riesce a moltiplicare pani e pesci come nella sfida interna col Lecce. Tocca pochi palloni nel traffico delle linee difensive ascolane. Avrebbe una buona chance in contropiede, ma spreca malamente allungandosi il pallone).

Monachello 5: bocciato anche lui senza appelli quest'oggi. La vede oggetivamente poco, stretto nella marcatura asfissiante di Valentini e Padella. Il Pescara alza i giri del motore soprattutto nel finale di primo tempo, ma l'ex Atalanta non trova lo spunto giusto per battere a rete. Fatica anche nel corto, non riuscendo ad offrire ai compagni lo sviluppo in verticale della manovra. (dal 64' Antonucci 5,5: altra prova poco convincente dell'esterno scuola Roma. Mette piede in campo e l'Ascoli pareggia. Coincidenze? Sicuramente, ma non riesce a dare la scossa ai suoi in un momento delicato della partita. Anche per lui pomeriggio da resettare nel più breve tempo possibile).

Pillon 6: il suo Pescara interpreta bene la gara per quasi un'ora. Poi, il buio. La rete di Ardemagni spegne gli entusiasmi e riporta tutti sulla terra. Davvero inspiegabile il calo di concentrazione repentino dei biancazzurri. Il tecnico di Preganziol dovrà lavorare parecchio sulla "psiche" dei suoi ragazzi in vista dei prossimi impegni. Qualche dubbio anche sulla gestione dei cambi. Avrebbe potuto inserire Cocco qualche minuto prima, togliendo un centrocampista e alleggerendo il filtro a metà campo. Anche Marras poteva risultare utile per gli ultimi assalti, ma pazienza. Un punto carico di rimpianti ma non da cestinare. Il Palermo è distante solo due lunghezze e al Pescara serve ritrovare l'entusiasmo di un mese fa per inseguire il grande sogno.

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