Prima squadra

Zanon: "Il pubblico biancazzurro farà la differenza"

"Il Pescara ha tutte le carte in regola per essere qualcosa in più di una mina vagante ai playoff"

16.05.2019 00:47

L'ex biancazzurro Damiano Zanon non ha dubbi e vede nella sua vecchia squadra una seria candidata alla promozione. Ma occhio ad un'altra sua ex squadra, dai più accreditata come la favorita assoluta, ovvero il Benevento del suo amico Bucchi (sono stati compagni di squadra proprio a Pescara e in biancazzurro lo stesso Bucchi allenò Zanon in A). PescaraSport24 ha intervistato l terzino marsicano, che a luglio inizierà il corso da allenatore per restare in quel mondo che lo ha visto protagonista dai dilettanti alla A (ora ha aperto anche un ristorante a L'Aquila in attesa di intraprendere la carriera da tecnico).

IL CASO PALERMO: "Da anni si vocifera dei problemi del Palermo, se ci sono delle regole è giusto che vengano applicate. Temistiche sbagliate? Non è una novità in Italia, purtroppo. Certe decisioni si prendono ad inizio campionato, altrimenti alla fine stravolgi tutto"

IL PESCARA E IL FATTORE TIFO: "Il Pescara ha tutte le carte in regola per essere qualcosa in più di una mina vagante ai playoff. Quello che è successo al Palermo può aprire nuovi e importanti scenari per il Pescara. Con il quarto posto si salta il preliminare passando direttamente in semifinale con il fattore campo a favore e sappiamo che lo stadio Adriatico può fare la differenza. Conosco bene la passione dei tifosi del Pescara, il pubblico reciterà un ruolo determinante. Ricordo i playoff disputati in biancazzurro in C, la tifoseria ci diede una grossa mano: lo stadio era pieno e alla vigilia delle due finali con il Verona anche al Poggio degli Ulivi si respirava grande entusiasmo. Il Pescara ha fatto benissimo, meglio di tante altre squadre sulla carta più attrezzate. E lo ha fatto in un campionato di B più difficile rispetto ai precedenti, con 19 squadre invece di 22 e quindi con una forbice tra playoff e retrocessione ben più corta. Merito soprattutto di Pillon, tecnico molto preparato. Non si fanno oltre 500 panchine tra i professionisti per caso. Adesso i playoff sono un torneo a parte, per il 50% conta la forma fisica ma una componente importantissima sarà l'aspetto mentale. Le motivazioni, la mentalità con la quale si affronteranno queste partite e la consapevolezza nei propri mezzi faranno la differenza. Il Pescara ha però alcuni leader nello spogliatoio che sanno come si affrontano questi appuntamenti. Penso a Campagnaro e Memushaj, che hanno tanta esperienza anche con le rispettive Nazionali, ma pure ai miei ex compagni Balzano e Brugman. Antonio è un trascinatore, un vero leader che non molla mai e prova a dare sempre tutto, mentre Gaston non ha la fascia di capitano per caso. Quando arrivò qui aveva qualità importanti ma era un po' acerbo, ora è maturato tantissimo".

IL BENEVENTO: "Sulla carta ha una rosa fortissima ed un tecnico bravo e preparato come il mio amico Bucchi, ma il carico delle eccessive aspettative può schiacciare tutti. Il Benevento ha speso un budget importante, ha una società molto esigente ed una piazza parecchio calda e ai playoff questi aspetti sono un'arma a doppio taglio. Certe responsabilità sulle spalle possono essere davvero difficili da sopportare. Se non è andata in A direttamente è perchè ha avuto un apartenza non felice, ma le qualità ci sono".

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