Prima squadra

La domanda rimane sempre la stessa: qual è il vero Delfino?

Miglior attacco della B, ma terza difesa più perforata

05.11.2019 08:07

Il Pescara è tornato a sorridere, ma la domanda rimane sempre la stessa: qual è il vero Delfino?

E' quello che nelle ultime due partite casalinghe ha conquistato 6 punti su 6, segnando 7 gol senza subirne, oppure quello spento e indecifrabile caduto nell'infrasettimanale sul campo della Juve Stabia?

La vera sintesi del Pescara nelle prime 11 gare di campionato è la paradossale continuità della discontinuità. Il Delfino cade e si rialza, regala gioie e dolori, si concede giornate di gloria e pause indecifrabili in un gioco dell'alternanza che disegna un grafico impazzito. Non ci sono mezze misure: finora 5 vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio.

L'ultima vittoria, quella contro il Pisa, è però la vittoria di Luciano Zauri, che è andato dritto per la sua strada confermando la fiducia a Borrelli e ad un modulo, quello ad albero di Natale, che esalta le caratteristiche di Machin e Galano. Il giovane tecnico marsicano in una settimana ha ribaltato le gerarchie interne del gruppo, confermando per la terza gara consecutiva la punta che aveva svezzato a suon di gol l'anno scorso nella Primavera invece di rilanciare Maniero e Brunori, e accantonando per scelta tecnica due senatori, Bruno e Del Grosso nemmeno convocati.

Sconfessate molte delle scelte estive, Zauri sta puntando sulla linea verde e su uomini di sua fiducia. L'età media di inizio partita contro il Pisa era di 24.3 anni, ancora più bassa, 23.6, dopo le sostituzioni e l’ingresso in campo di Fabian Pavone (2000) e del debuttante Stefano Palmucci (2001). Ad un certo punto in campo c’erano tre 2000 (Bettella, Borrelli e Pavone), un 2001 (Palmucci), un ’99 (Zappa), un ’97 (Kastrati) e due ’96 (Masciangelo e Machin). 

Il suo Pescara è il miglior attacco della B con 20 reti all'attivo ed è una vera e propria cooperativa del gol: Galano con 6 marcature e Machin con 5 sono i principali realizzatori di una squadra che ha però il suo tallone d'Achille nella vulnerabilità. 16 gol già incassati, infatti, sono tanti, anzi troppi. Quella biancazzurra è la terza difesa più perforata della categoria e per ambire a traguardi ambiziosi bisogna trovare il giusto equilibrio tra reti fatte e reti subite.

Il prossimo obiettivo del tecnico pescarese è proprio quello di blindare la propria porta e le prossime tre partite, contro Empoli, Cremonese e Perugia, diranno davvero di quale pasta è fatto questo Pescara

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