Prima squadra

Ganci: "L’emozione di quella promozione con il Pescara è stata davvero grande"

Bella intervista a Il Messaggero

25.04.2019 10:10

Pescara-Verona sarà per sempre la “sua” partita. Massimo Ganci fu l’eroe indiscusso della finalissima dei play-off del 2010, l’autore del gol che fece quasi venire giù l’Adriatico e sabato starà incollato al pc per tifare il Delfino. 

“Se penso a Pescara-Verona, il primo ricordo che ho è quello della palla che entra in porta… poi non ho capito più nulla”, ha detto il bomber 37enne oggi in forza al Crema, in serie D, in una bella intervista a Il Messaggero. “Era un tiro forte, eppure nella mia testa lo ricordo come se fosse al rallentatore. Sono già alcuni giorni che ripenso a quella partita, tanti tifosi pescaresi con cui sono in contatto sui social mi scrivono e mi inviano immagini di quel gol e di quella partita – racconta Ganci, 33 partite e 11 gol in quel torneo di C1 – . In carriera ho girato tanto, ma l’emozione di quella promozione con il Pescara è stata davvero grande, la metto ai primi posti dei momenti più belli vissuti finora nel calcio, con il mio esordio in serie A a Reggio Calabria e altre pagine da ricordare. Era un periodo bellissimo nella storia biancazzurra ed è stato fantastico farne parte: la società appena rinata dal fallimento, la squadra forte costruita per vincere, lo stadio appena riaperto dopo i lavori per i Giochi. E poi la vittoria di quel campionato…”.

Eppure il Pescara di Ganci e Sansovini, che soffiò la B al Verona nel 2010, non aveva mai convinto appieno tifosi e critica prima dei play-off. “Sì, lo ricordo. Vincere non è mai facile, fu un’annata complicata. Il cambio in panchina fu la svolta: senza nulla togliere a Cuccureddu, con l’arrivo di Di Francesco le cose furono subito diverse. Ma a gennaio, dopo il ko contro la Cavese in casa, eravamo addirittura fuori dalla zona play-off. Da lì iniziò la nostra scalata. Il Pescara di oggi? I biancazzurri stanno facendo un grande campionato, ma è dura. Basta vedere com’è andata a Carpi: tutti pensavano di trovare una squadra arrendevole, invece è stata una battaglia anche contro gli emiliani, che sono in fondo. Ci sono squadre lì davanti che hanno più scelte e rose più ampie per lottare per la A, ma le mie sensazioni sono positive. Questa partita è quella giusta. Ma occhio al Verona: viene da uno 0-3 in casa, si gioca tutto a Pescara e punta sulla rivalità tra le due piazze per caricarsi. La squadra di Pillon, però, sa che se la vince può trovare quelle energie mentali decisive in questo momento della stagione. Io ci credo”. 

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