Prima squadra

Balzano, il pescarese d'adozione che ama il Delfino

Il ritratto di uno degli "eroi" della Zemanlandia biancazzurra

09.11.2017 00:36

Antonio Balzano mette il Bari nel mirino. Il terzino nativo di Bitonto tornerà da avversario nella sua Puglia domenica, indossando quella maglia che ormai per lui è una seconda pelle. E' legatissimo al Pescara e a Pescara, tanto da poter essere considerato a tutti gli effetti un pescarese d'adozione. Si è trasferito qui con tutta la famiglia, dai genitori Anna e Nicola ai fratelli. In estate è tornato ad abbracciare il suo Delfino, dopo anni di separazione.

Nei giorni scorsi (precisamente giovedì scorso) si è raccontato in esclusiva a Il Centro, ecco le principali dichiarazioni rilasciate da uno degli "eroi" della Zemanlandia biancazzurra che fu.

"In B c'è tanto equilibrio, noi abbiamo valori importanti ma abbiamo bisogno di tempo per tirarli fuori. Dobbiamo sistemare alcune cose, ma la classifica non è bruttissima. Non serve parlare di obiettivi, ora bisogna solo pensare a riproporre durante le gare quello che proviamo e cercare di giocare come vuole Zeman. Quando ci riusciremo sarà tutto più semplice, qualcosa si è visto ma non basta. Stiamo pagando l'inesperienza, ci sono molti giovani che stanno disputando per la prima volta un campionato vero e ci servirà ancora un po' di tempo. Il nostro punto di forza è la rosa ampia e in un torneo così lungo sarà un aspetto determinante. Proviamo gli schemi a ripetizione e prima o poi i risultati si vedranno". 

L'appello ai supporters pescaresi: "Ora i tifosi sono delusi. Ma sanno che abbiamo bisogno di loro, soprattutto i giovani devono essere supportati. Sono certo che ripagheremo la fiducia".

E poi: "Zeman? Ora parla e urla molto di più. Forse perchè non riusciamo a capirlo. Spiega a tutti cosa bisogna fare come un maestro con gli alunni. Per il resto ha la stessa voglia di sempre. Nel 2011-12 la squadra ha saputo assimilare i suoi schemi, ora serve qualche settimana in più. Al di là della presenza di grandi giocatori come Immobile, Insigne e Verratti, allora c'erano sette/otto elementi che avevano giocato insieme nella stagione precedente. Poi si è creata quella magia che ci ha portato ad essere un gruppo splendito, tant'è che ancora oggi ci sentiamo e ci vogliamo bene come se fossimo fratelli". Capiterà anche ai protagonisti del Pescara 2017-18? 

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