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La Zemanlandia biancazzurra è un pezzo di storia del calcio italiano

Da Il Nobile Calcio

17.06.2019 00:35

Persino un certo Pep Guardiola, dopo Arrigo Sacchi, si scomodò per elogiare quel Pescara. Correva l'annata calcistica 2011-12 ed un manipolo di ragazzini, guidati da qualche senatore nello spogliatoio e da un certo Zdenek Zeman in panchina, incantavano l'europa del pallone. A distanza di tanti anni il ricordo della Zemanlandia pescarese non si è affatto spento e a scadenze cicliche, anche fuori Abruzzo, si continua a scrivere di quella squadra diventata ormai leggenda. 

Ecco l'articolo de ilnobilecalcio.it:

Nella stagione 2011-’12 il Delfino Pescara 1936, la squadra abruzzese più in alto dal punto di vista calcistico, si appresta a vivere una stagione da protagonista nel campionato di serie B. La squadra è guidata dal boemo Zdenek Zeman che è supportato dal secondo Francesco Cangelosi mentre il presidente è Daniele Sebastiani. Il Pescara nella sessione estiva di calciomercato acquista tre giovani molto interessanti come il regista Marco Verratti e i due attaccanti Ciro Immobile e Lorenzo Insigne.

Il team abruzzese compie una cavalcata straordinaria e riesce a vincere il campionato con un gioco bello e spumeggiante e con 83 punti. Alla penultima giornata, il 20 maggio del 2012, con la vittoria esterna sulla Sampdoria, la festa dei tifosi pescaresi può esplodere. Il Pescara torna nella massima serie dopo ben 19 stagioni.

Il numero di gol realizzato dalla squadra abruzzese è impressionante, 90. Con 28 marcature Immobile diventa il capocannoniere del torneo. L’attaccante Marco Sansovini, capitano della squadra, risulta il giocatore con più presenze con 34 partite disputate. La media spettatori delle gare casalinghe è di quasi 13.000 persone a partita mentre l’apice del pubblico viene raggiunto il 27 maggio del 2012 nella sfida Pescara-Nocerina con quasi 21.000 spettatori, che rappresenta la festa per il ritorno nella massima serie.

A riguardo di quella stagione indimenticabile Insigne ha dichiarato: “Ne abbiamo passate di tutti i colori a Pescara, è stato un anno fantastico. Sono orgoglioso di aver giocato con loro perché sono due grandi campioni e lo stanno dimostrando. Verratti nel suo ruolo è un fenomeno, ce ne sono pochi al mondo come lui”

La cosa straordinaria è che a distanza di anni Verratti, Immobile ed Insigne sono tutti e tre giocatori della Nazionale azzurra.

Insigne si è detto orgoglioso di ciò: “Ritrovarsi tutti in Nazionale significa che abbiamo continuato a fare bene dopo Pescara. Abbiamo dimostrato tutti di potercela giocare con campioni già affermati anche quando eravamo molto giovani e venivamo dalla Serie B. In Nazionale siamo sempre insieme, seduti vicini negli spogliatoi, siamo grandi amici. Con Immobile parlo spesso napoletano, è la nostra lingua. Sono sempre contento di rivederli, perché dopo Pescara ci siamo divisi, ci vediamo poco, ma la Nazionale è il nostro punto di incontro. Ci raccontiamo cosa facciamo con i nostri club e mi fa sempre piacere rivederli”

Attualmente Verratti è un pilastro del blasonato Paris Saint-Germain, Immobile è un punto fermo dell’attacco della Lazio e Insigne rappresenta uno dei giocatori migliori del panorama nazionale. 

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