Prima squadra

Epifani: "Pescara nel cuore, un giorno tornerò"

Si è preso una piccola rivincita: "L’anno scorso parentesi sfortunata"

16.01.2019 12:23

Domenica scorsa si è preso una piccola rivincita, espugnando con il Fano il suo stadio nella prima partita del 2019. Anche se in amichevole, la sua squadra ha dato del filo da torcere ad un avversario spento nelle gambe (per il tanto lavoro accumulato durante la sosta) e nella testa. «il risultato non conta nulla, era un semplice allenamento», ha minimizzato lo stesso Epifani a fine gara dove ha fatto il suo esordio il neo acquisto Victor Da Silva, ex Pescara, un talento che si è un po’ perso negli ultimi anni e che sotto la sua guida punta a recuperare il tempo perduto. «È la mia scommessa, spero di vincerla», le parole di Epifani che lo scorso anno però perse una scommessa ben più importante, quella di essere l'head coach della prima squadra del Delfino. Un pescarese alla guida del Pescara: aveva raccolto l'eredità di Zeman, molto pesante, in una situazione difficile. Anche per sfortuna non è riuscito minimamente ad incidere.

Lo stesso Epifani ne aveva parlato di nuovo a Il Centro. «Sono felice per l’opportunità che mi ha dato il Pescara», aveva detto l’allenatore del Fano pal quotidiano abruzzese. «Subentrare a Zeman non era assolutamente facile perchè parliamo di un personaggio molto importante del calcio italiano. Ho fatto di tutto e ho dato me stesso, ma, purtroppo, non è servito. A livello umano ho fatto un’esperienza bellissima, grazie anche al ds Repetto e al patron Sebastiani che mi hanno supportato fino alla fine. A livello tecnico, però, è stata molto sfortunata. Delle cinque gare almeno in un paio non meritavamo la sconfitta. Giocavamo bene, però senza raccogliere punti. Mi dispiace che in quel periodo sono riuscito ad allenare con continuità solo per una settimana, visto che in 20 giorni abbiamo giocato 5 partite. Il Fano? Sono felicissimo di questa esperienza. C’è una società seria e che ti permette di lavorare con grande serenità e professionalità. Nelle ultime partite abbiamo fatto molto bene e non vediamo l’ora di centrare l’obiettivo della salvezza. Vitturini, Selasi, Ferrante e Celli, solo per fare qualche nome, sono cresciuti tantissimo. Credo che il Pescara per il futuro abbia dei giocatori di proprietà molto validi». Aveva definito «un piacere tornare all’Adriatico, nella mia città, e giocare contro la mia squadra del cuore», prima di parlare del Delfino di oggi:  «La squadra di Pillon sta facendo grandi cose e spero che vada in serie A. Ha tutte le carte in regola per giocarsi la promozione. Un giorno vorrei tornare ad allenare il Delfino. Per me, che sono nato e vissuto a Pescara, sarebbe bellissimo»

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