Prima squadra

Colonnello: "Il Pescara ha i punti che merita. E..."

L'intervista al doppio ex di Perugia-Pescara

28.11.2018 07:30

Spesso all'Adriatico, Gianluca Colonnello ha le idee chiare, chiarissime sul Pescara. Che non vede in crisi, nonostante il rallentamento delle ultime 5 gare. 

«Nel torneo cadetto sono frequenti gli alti e bassi nell’arco di una stagione, il Pescara in definitiva ha i punti che merita e non credo sia in crisi. Bisogna analizzare le partite singolarmente, con il Palermo ad esempio il risultato è stato più rotondo di quanto non avesse detto il campo mentre con l’Ascoli è mancata cattiveria in zona gol. L’unica partita sottotono è stata con il Cittadella, ma ricordiamoci che il Pescara è sempre secondo e a due punti dal Palermo. I 23 punti costituiscono un ottimo bottino ed ha dietro Verona, Crotone e Benevento, ovvero le corazzate del torneo. Bisogna gestire il momento con intelligenza e la rosa deve farsi trovare pronta. Ma Pillon è una garanzia in questo. Ha tanta esperienza. Chi mi ha colpito tra i biancazzurri? Gravillon, cresciuto esponenzialmente, e Mancuso, che vede la porta come pochi. L’ho seguito tanto quando era alla Sambenedettese, da esterno si accentrava e calciava in porta trovando la via della rete con facilità, tanto da diventare capocannoniere. I fatti ora dicono che va benissimo da prima punta, forse è un po’ stanco perché ha tirato la carretta sin da inizio campionato. Al Pescara secondo me mancano i gol dei centrocampisti e delle altre punte. Ma se Del Sole entra e ti risolve con una doppietta la gara con il Lecce è un bel segnale…»

Adesso c'è la gara di Perugia, in uno stadio che lui conosce benissimo. E' statoi infatti una bandiera del Perugia oltre che del Pescara. «Ricordi indelebili in entrambi i club. Ma se devo raccontarne qualcuno, ne scelgo due per parte. Lo spareggio promozione per la A contro il Torino e la successiva salvezza, che in Umbria non si conquistava da 20 anni, in maglia biancorossa, mentre con la casacca biancazzurra scelgo l’esordio in Coppa Italia nel ’95 contro il Milan di Baresi e Maldini e l’annata di Delio Rossi, straordinaria. Facevamo un gran calcio, avremmo meritato di andare in A senza dubbio».

Sul match: «Gara tosta. Il Perugia ha una rosa importante ed un tifo molto caldo, come il Pescara, che è l’arma in più.  Credevo potesse fare meglio in avvio di torneo, ma lotterà per i playoff. Ha una punta come Melchiorri che può sempre fare la differenza, ha colpi davvero importanti. Nesta? Ha avuto la fortuna di allenare subito in Italia un club storico di una piazza importante...» Cioè una cosa che non è successa a lui, nonsotante la tanta gavetta e gli ottimi risultato. Ma questa è un'altra storia, la meritocrazia non fa parte di questo mondo.....

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