Editoriale

Un Delfino col...baffo per l'obiettivo salvezza

L'esperienza di uno dei decani della panchina per uscire dalle sabbie mobili della graduatoria

05.04.2018 00:52

"Scusate il ritardo". Pepi Pillon si siede sulla panchina del Pescara in extremis, per provare a centrare l'obiettivo salvezza. Poteva farlo nel 2014, quando su indicazione di Repetto e Pavone, una volta sfumato il ritorno di Zeman, il club era alla ricerca di un tecnico che poi individuò in Marco Baroni. Ma il ritardo al quale ci riferiamo, però, non è inerente questa vicenda. Ma al colpevole ritardo con il quel la società si è rivolta ad un tecnico esperto. Un ritardo di un mese, che potrebbe risultare alla fine deleterio. Zeman (ancora lui, nella vicenda Pillon-Pescara) è stato esonerato il 4 marzo, con il Pescara ad un passo dai playoff e con la zona playout a distanza di sicurezza.

Il club scelse Epifani, la cui gestione - non solo per responsabilità del giovane trainer - ha portato in dote un solo punto in 5 gare. Uno score da brividi che ha fatto spofondare il Pescara in classifica. La graduatoria fa paura e un mese dopo, dopo il tentativo con la freschezza della gioventù, ci si è rivolti alla saggezza dei capelli bianchi e all'esperienza di tanti lustri sulle panchine professionistiche. Il campo darà il suo ineluttabile verdetto, ma è chiaro che tempistiche e modi del post Zeman (sempre ammesso che il boemo andasse allontanto, e non ne siamo affatti certi...) sono almeno opinabili.

In un mese si è pasati dal ritenere un "fallimento" un mancato approdo ai playoff (Sebastiani dixit) ad accontentarsi di raggiungere una salvezza complicata, ma a portata di mano. Qualcosa non torna, è chiaro ed evidente, ma non è questo il momento dei processi (le responsabilità sono ben note). Questo è il tempo di ricompattare un ambiente lacerato da troppi mesi di polemiche e delusioni, di ricreare un minimo sindacale di serenità e di fare punti. Per questo motivo si è scelto un antidivo, un uomo di calcio che fa poche parole e cerca di realizzare tanti fatti. Ed è questo ciò che serve e che, probabilmente, senza nulla togliere a Epifani che in futuro potrebbe fare una bella carriera, sarebbe servito anche un mese fa. Ma piangere sul latte versato non porta punti, con i se ed i ma non si fa la storia...

Un nuovo capitolo della storia biancazzurra deve scriverlo il signor Bepi Pillon da Preganziol, un capitolo che, pur non potendo essere probabilmente favola, necessariamente non dovrà essere un thriller. Ripartirà dalla difesa a 4 e da tre uomini in avanti (forse non un tridente puro, però), vale a dire quelle (poche) certezze che, in una stagione altalenante e stranissima, era riuscito a dare Zeman ad una squadra priva di talento purissimo e male assortita. Si riparte da qui, con Bovo e gli altri senatori che dovranno farsi (finalmente) carico di trascinare il gruppo. Prima fermata, Palermo. Quella che poteva essere la gara di Zeman in una città tanto cara sarà il debutto di mr Bepi. In bocca al lupo, Pillon!

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