Prima squadra

Il cielo è biancazzurro sopra Venezia!

Laguna felix

19.05.2018 06:51

VENEZIA Missione compiuta ed obiettivo raggiunto. Nell’ultima gara della regular season, il Pescara conquista l’agognata salvezza. Serviva un punto alla truppa di Bepi Pillon per tagliare il traguardo a braccia levate al cielo, dopo una corsa ad ostacoli che non ha risparmiato cadute e scivoloni, e al Penzo, contro un Venezia già sicuro di partecipare ai playoff, pareggio è stato. Mai 0-0 è stato più dolce in casa Delfino.

I padroni di casa volevano provare a centrare la quarta piazza finale, quella che consentiva di saltare il turno preliminare negli spareggi promozione, ma le premesse non erano troppo positive: con due squadre davanti ed un peggior score nella classifica avulsa, l’obiettivo non era facilmente raggiungibile. Ma ulteriori motivazioni non mancavano ad Inzaghi e soci: c’era, ad esempio, da archiviare la sconfitta di Cremona, un 5-1 che rappresenta uno dei due peggiori ko dell’era Tacopina (l’altro risale addirittura alla poule scudetto di serie D a Piacenza).

Ad agosto, quando venne stilato il calendario, in molti pronosticarono la gara di ieri sera come una sfida tra una squadra in lizza per i playoff ed una impelagata nella lotta per non retrocedere, ma in pochi avrebbero scommesso che la squadra a puntare agli spareggi promozione sarebbe stata la neopromossa veneta e quella con l’acqua alla gola sarebbe stata la squadra abruzzese, appena retrocessa dalla serie A e con idee di risalita immediata. Il campionato ha poi completamente mutato le prospettive delle due società ed i novanta minuti del Penzo hanno assunto le fattezze della sfida da non fallire per il Delfino.

Il primo tempo è scivolato via senza grossi sussulti, con i padroni di casa a tentar di condurre le danze e gli ospiti a cercare di rintuzzare gli attacchi per poi provare a ripartire. La paura di perdere, scomoda compagna di viaggio, ha reso timida la manovra pescarese, con Machin, sostituto dello squalificato Brugman, che ha faticato a dettare i tempi nella versione da playmaker con Coulibaly e Valzania uomini di corsa e fatica. Il predominio territoriale arancioneroverde, però, risulta sterile ed è anzi dei biancazzurri la prima chance per sbloccare il punteggio con Pettinari al 31’. Allo scadere di frazione la risposta veneta, con Stulac a scheggiare da fuori area la traversa di Fiorillo. Il copione tattico della ripresa è rimasto immutato, con Falzerano e soci a mantenere costantemente l’iniziativa anche quando il loro tecnico Inzaghi al 15’ viene allontanato dalla sua panchina per proteste. Ma la porta pescarese resta un tabù, complici un super intervento di Fiorillo al 28’ sul neo entrato Litteri e la mossa di Pillon che decide di blindare il risultato inserendo un difensore, Campagnaro, per una punta, Capone, passando dunque al 3-5-2.

Al triplice fischio del signor Marco Serra, scoppia la festa biancazzurra in campo e sugli spalti del Penzo nel settore riservato ai 245 tifosi pescaresi che si sono sobbarcati gli oltre 500 km in un giorno feriale per vivere una serata a suo modo storica.

(TESTO: IL MESSAGGERO ED. ABRUZZO)

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