Prima squadra

Petterini: "Mamma mia che ricordi a Pescara!"

05.06.2018 07:36

Pippo Petterini loves Pescara. Sono passati parecchi anni dalla sua esperienza di due stagioni e mezzo con il Delfino, ma l'amore è immutato. Come può torna in città, il terzino di Foligno che lo scorso weekend è stato da Andrea Gessa per alcuni giorni di relax al mare.

"Come posso torno sempre a Pescara, qui ho vissuto anni splendidi ed ho instaurato amicizie speciali. Seguo sempre il Delfino, anche da lontano, nei giorni delle partite chiedo sempre per primo i risultati dei biancazzurri. Pescara è una città che vive di calcio, i tifosi sono molto esigenti ma ti danno tutto. Ed è un valore aggiunto. Nei miei due anni e mezzo al Pescara abbiamo fatto qualcosa di incredibile: la promozione dalla C con Di Francesco in panchina, subentrato a Cuccureddu in un anno complicato, quello del post fallimento, poi l’anno dopo in B sfiorammo i playoff facendo dunque benissimo. Cosa faceva la differenza? Il gruppo. Il calcio è uno sport di squadra, l’unione di intenti tra compagni è assolutamente fondamentale. Lavoravamo duro, ma eravamo tutti amici ed in campo si vedeva. La sera ci ritrovavamo insieme a cena ed in partita non era un sacrificio fare una corsa in più per aiutare il compagno che vedevi in difficoltà. Chi giocava meno non creava problemi nello spogliatoio ma dava lo stimolo giusto a coloro che erano più impiegati a sudare ancor di più per mantenere il posto. Ho rapporti con tutti i miei ex compagni, in particolare con Mengoni, Bonanni e Tognozzi. Ci sentiamo spesso e quando possiamo ci ritroviamo volentieri", le sue parole.

Il nuovo Pescara avrà un restyling sulle corsie di difesa, due lementi in organico lui li conosce bene per i comuni trascorsi in biancazzurro: Mazzotta e Balzano: "Mazzotta arrivò molto giovane, era anche nel giro dell’Under 21 ma non riuscì ad imporsi. Ha avuto momenti altalenanti in carriera, a Crotone e Cesena ad esempio ha fatto bene mentre nelle sue esperienze pescaresi non è riuscito a far vedere il suo reale valore. Ma la carriera di un calciatore è piena di alti e bassi, è fisiologico. Balzano invece è una garanzia per la serie B. Ha esperienza e un carattere forte, si è costruito con merito una bella carriera ed un nome nel mondo del calcio. Con lui non si sbaglia mai e non lo dico per affetto"

Della stagione appena conclusa ha un’idea ben precisa: "Iniziai in biancazzurro anche la stagione dei record con Zeman, andai via a gennaio, quindi conosco bene il mister. Non credo si potesse aspirare a molto di più di una salvezza data la squadra molto giovane con tanti ragazzi del ’98 e del ’99. Adesso però bisogna guardare al futuro, senza pensare troppo al passato".

 

 

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